La Brigata Sassari nell’inferno del Libano, il generale Camporini: «Aumenta il rischio»

Nel Libano che fa i conti con la violenza devastante della guerra aumentano i rischi per la Brigata Sassari che in quell'area del mondo, nell'ambito della missione Unifil, è chiamata, sin dall'inizio, secondo le indicazioni dell'Onu, ad agire per creare le basi di una coesistenza non conflittuale tra Israele ed Hezbollah. Nel video l’intervista al generale Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore della Difesa. (L'Unione Sarda.it)

Su altri media

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il primo ministro del Libano, Najib Mikati. (Tiscali Notizie)

E del resto i Caschi blu dell’Onu avevano intuito, se non ne erano stati messi al corrente, che nuclei di forze speciali erano già penetrate all’interno dei confini per preparare il terreno al blitz dell’Idf. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lo fa sapere una nota di Palazzo Chigi."Nel rinnovare la vicinanza dell'Italia al Libano e al popolo libanese e nel ricordare i primi aiuti immediati alla popolazione civile stanziati ieri dal Governo - si legge nella nota -, il presidente del Consiglio ha ribadito l'impegno italiano per un cessate il fuoco e una soluzione diplomatica al conflitto che permetta agli sfollati di tornare alle proprie case. (Tiscali Notizie)

ROMA (ITALPRESS) – “Noi invitiamo tutti i cittadini italiani a lasciare il Libano usando i voli commerciali, ci sono voli da Beirut per Milano e per Roma: è bene abbandonare il Paese, la situazione è veramente complicata, ci sono combattimenti in corso e quindi per la massima garanzia è bene che gli italiani se ne vadano. (Reggio TV)

La protezione dei civili resta la priorità così... "Sto seguendo da vicino la drammatica situazione in Libano in contatto costante con i Ministri della Difesa e degli Esteri. (Virgilio)

ROMA (ITALPRESS) – “Sto seguendo personalmente, istante per istante, l’evoluzione della situazione nel Sud del Libano ove, nelle ultime ore, abbiamo assistito ad una ulteriore intensificazione degli scontri. (La Nuova Sardegna)