In Sicilia gli ultimi squali bianchi del Mediterraneo: popolazione in pericolo critico di estinzione

In Sicilia gli ultimi squali bianchi del Mediterraneo: popolazione in pericolo critico di estinzione
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Uno studio di monitoraggio condotto nelle acque della Sicilia ha rilevato le tracce di alcuni esemplari di squalo bianco, il più grande pesce predatore del pianeta. La popolazione del Mediterraneo è classificata in pericolo critico di estinzione. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Gli squali suscitano da sempre una sorta di fascino misto a paura, ma quanto sono realmente pericolosi? Nonostante il loro aspetto intimidatorio, gli squali non sono i mostri sanguinari che molti credono. (Marine CuE)

Ma lei non è un cacciatore di squali? «No, sono in un bosco del Nordamerica». (la Repubblica)

L’ultima colonia di squali bianchi del Mediterraneo è presente sul Canale di Sicilia, fra le coste siciliane, Malta e il Nord Africa. Le loro tracce sono state individuate nel corso di diverse spedizioni guidate dall’italiano Francesco Ferretti della statunitense Virginia Tech, che è andato a cercare di localizzare questi animali fortemente a rischio di estinzione. (Tempo Stretto)

Nel Canale di Sicilia gli ultimi squali bianchi del Mediterraneo

Lo studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Marine Science, ha visto la partecipazione anche dell’Università Politecnica delle Marche e della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli. (Giornale di Sicilia)

Adv I predatori più temuti del mare si nascondono nel Canale di Sicilia. Stiamo parlando degli ultimi squali bianchi del Mediterraneo, i più grandi pesci predatori del pianeta. Lo riporta l'Ansa.Sono stati localizzati dopo diverse spedizioni, dal 2021 al 2023, guidate dall’italiano Francesco Ferretti della statunitense Virginia Tech. (Balarm.it)

Si nascondononel Canale di Siciliagliultimi squali bianchi del Mediterraneo, ipiù grandi pesci predatoridel pianeta: le lorotracce sono state individuate nel corso di diverse spedizioni guidate dall’italiano Francesco Ferretti della statunitense Virginia Tech, che è andato a cercare dilocalizzare questi animali fortemente a rischio di estinzione. (Trentino)