CHIVASSO - Riapre la Torteria di Rosanna Spatari: la Cassazione ha ordinato il dissequestro del locale

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Ai primi di maggio, dopo una serie di manifestazioni disobbedienti, iniziative e svariate violazioni delle normative, era scattato il sequestro dell'immobile.

La Torteria di via Orti era diventata simbolo delle proteste contro le restrizioni imposte dal governo per contenere l'epidemia Covid nella primavera scorsa.

Il dissequestro è arrivato questa mattina dopo la sentenza della Corte di Cassazione alla quale si era rivolta la titolare per ottenere la riapertura del locale

opo sette mesi può riaprire la Torteria di Chivasso (QC QuotidianoCanavese)

Ne parlano anche altri media

La chiusura definitiva era avvenuta lo scorso giovedì 6 maggio 2021, su richiesta della procura di Ivrea, con sequestro preventivo e cambio della serratura del locale da parte di un fabbro. Questa mattina, i carabinieri hanno tolto i sigilli al locale di Rosanna Spatari, la commerciante pasionaria che in questi mesi era diventata nota al pubblico per essere una disobbediente, che manteneva il locale aperto, non rispettando gli ordini di chiusura e i divieti anti-assembramento e incitando anche a non indossare la mascherina. (Imola Oggi)

Pochi minuti fa, nella mattinata di lunedì 22 novembre 2021, sono spariti dalla vetrina i cartelli affissi lo scorso mese di maggio su richiesta della Procura della Repubblica di Ivrea. Chiusa da maggio. (La Nuova Periferia)

Nella giornata fi oggi, lunedì 22 novembre, i carabinieri di Chivasso hanno rimosso i sigilli al locale La Torteria di Rosanna Spatari, locale che nei mesi scorsi era diventato il simbolo e luogo di ritrovo dei negazionisti del covid e dei no vax con la proprietaria Spatari diventata vera e propria paladina dei due gruppi. (Quotidiano Piemontese)

Dopo 195 giorni di chiusura, questa mattina, i carabinieri di Chivasso, su delega della Procura di Ivrea, hanno dissequestrato La Torteria, il locale di Rosanna Spatari diventato il simbolo della lotta alla pandemia e il raduno dei negazionisti. (La Stampa)

Sono stati i Chivassesi i primi ad accorgersi che dalla vetrina del locale erano spariti i sigilli che erano stati apposti da maggio scorso su disposizione della procura di Ivrea dopo che la titolare aveva ripetutamente violato per mesi sia le restrizioni antiCovid sia le ordinanze di chiusura temporanee del locale. (La Repubblica)

Anche in questo caso è stata Rosanna Spatari a raccontare la sua versione dei fatti in un video diffuso sui social: «Il Tribunale del Riesame il 14 ottobre ha rimandato in Cassazione. Spatari, in prima persona, intervista il suo avvocato Alessandro Fusillo: «Oggi ci batteremo come leoni, come sempre». (La Nuova Periferia)