Diamanti: La recensione del film di Ferzan Ozpetek

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MILANO – Ferzan Ozpetek è tornato. E questa volta, chi nei quasi trent’anni trascorsi dall’esordio di Il bagno turco – per molti, non a torto, ancora uno dei suoi migliori- è stato tra i suoi estimatori, non potrà fare a meno di apprezzare una volta di più gli elementi portanti e caratteristici del suo Cinema. Quasi autoironicamente, il film si apre con uno degli ormai iconici pranzi in terrazza, a richiamare esplicitamente quel Le fate ignoranti che lo ha lanciato definitivamente tra le stelle del cinema borghese (nel senso buono) italiano; ma tra un valzer della cinepresa, una carrellata sui volti di chi è già seduto a tavola e una teglia di lasagne bollenti pronte ad essere servite, scopriamo presto che il padrone di casa è lo stesso regista, interprete di se stesso, che sta banchettando con alcune delle più importanti donne della recente cinematografia italiana con cui ha lavorato: da Kasia Smutniak a Milena Vukotic, Da Mara Venier (proprio lei!) a Geppi Cucciari, passando naturalmente per le due protagoniste di questo Diamanti: Luisa Ranieri e Jasmine Trinca. (The Hot Corn Italy)

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Annamaria Piacentini 13 dicembre 2024 (Liberoquotidiano.it)

Il film di Ferzan Ozpetek dal 19 dicembre nelle sale - tutto il cast ha brillato sul tappeto rosso: ecco tutti i look ## I Diamanti di Ozpetek sono tutti nel cast: sul red carpet tutte le attrici e gli attori del film che celebra le donne e il cinema (Vogue Italia)

Una favola con protagoniste le donne e il potere della solidarietà, tra magia e autenticità. (Taxidrivers.it)

Diamanti, un coro di donne che splendono nel nuovo film di Ferzan Ozpetek

In verità la dedica potrebbe essere allargata a Franca Valeri, Claudia Cardinale, Bette Davis, Gloria Swanson e in generale tutte le dive del cinema di ieri e di oggi. A loro è dedicato “Diamanti” di Ferzan Ozpetek (Servizio Informazione Religiosa)

Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare, finchè il suo immaginario non le catapulta in un'altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume. (MYmovies.it)

Uno strepitoso cast per un melodramma in cui Ferzan Ozpetek tira fuori i suoi migliori talenti: quello di gran direttore d’ orchestra per un gruppo di attrici eccezionale e una grande attenzione ai dettagli per la ricostruzione di una storia d’epoca che esalta il valore della sorellanza ed è anche un omaggio a quello che c’è dietro la magia di un film (Today.it)