Un valdostano di 45 anni tra i presunti aggressori del giornalista Andrea Joly legati a Casapound

C'è anche un valdostano, da tempo residente nel Canavese, tra i quattro militanti di Casapound che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sabato avrebbero aggredito il giornalista de La Stampa Andrea Joly. Aggressione Andrea Joly: c'è un valdostano Secondo quanto ricostruito dall'Ansa, infatti, c'è anche un valdostano tra coloro che hanno malmenato il giornalista, ritenuto colpevole di immortalare e filmare i festeggiamenti per i 16 anni del circolo Asso di Bastoni a Torino. (Gazzetta Matin)

Su altri giornali

RSF: "Italia adotti misure urgenti su indipendenza media e giornalisti" (LAPRESSE)

Queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciate ieri 24 luglio in serata, nel corso della cerimonia del Ventaglio organizzata annualmente al Quirinale dall’Associazione stampa parlamentare. (Il Giornale d'Italia)

La persona aggredita, a cui va la mia solidarietà, non si è mai dichiarata giornalista. A creare polemica sono le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa che ieri, durante la cerimonia del Ventaglio, pur condannando l’episodio, ha detto: «Ci vuole un modo più attento di fare incursioni legittime da parte dei giornalisti. (il manifesto)

Il giorno di La Russa. Bufera su CasaPound

L’altro si è nutrito della visione dei busti di Mussolini. Sono cose completamente diverse”. (Il Fatto Quotidiano)

La cosa più sorprendente di tutta la vicenda «Asso di Bastoni» non è che i fascisti facciano il saluto romano, inneggino al duce, cantino «Faccetta nera» e picchino chi non gli è simpatico. È un po’ come stupirsi che un ladro si metta a rubare. (Corriere della Sera)

«Casa, casa... come si chiama?». Casa Pound, presidente La Russa. «Ah, già. Bene, io ho una posizione di assoluta e totale condanna. Certo, ci vuole un modo più attento di fare incursioni, legittime, da parte della stampa, e non credo che il giornalista passasse di lì per caso, non si è dichiarato. (il Giornale)