Israele bombarda i villaggi cristiani in Libano. «Anche noi frati siamo scappati»

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Tempi.it ESTERI

Le bombe a 50 metri dal convento, la strage di civili, l'ordine di evacuazione. Fra Toufic Bou Merhi racconta a Tempi la «terribile» fuga da Tiro: «Che cosa abbiamo fatto per meritare una punizione così?» «Le bombe israeliane sono arrivate anche sui villaggi cristiani del sud del Libano. Deir Mimas, a poche centinaia di metri dal confine, è svuotata. Anche noi abbiamo dovuto abbandonare il convento». (Tempi.it)

La notizia riportata su altri media

Per amarla occorre l’attrazione per quel tipo di essere che sopravvive: all’incidente in auto, allo tsunami, a un tentativo di suicidio. Che vive nelle tregue, ma non si riconosce allo specchio. Gli altri ricordano un tempo di splendore, ma lei sa che lo splendore è anticipazione della rovina, per cui meglio la rovina, anticipazione di un nuovo splendore. (la Repubblica)

Un momento emozionante per gli alunni delle cinque classi della scuola primaria Iqbal Masih – Montegrillo di Perugia, che il 2 ottobre hanno ricevuto un riconoscimento da parte dell’UNICEF come “Scuola amica dei bambini e delle bambine”, con un progetto rivolto alla promozione e allo sviluppo di competenze in materia di cittadinanza attiva, valorizzando l’educazione interculturale e la pace, nel rispetto delle differenze e a favore del dialogo tra culture. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Le famiglie in fuga dalle violenze in Libano stanno lottando per trovare sicurezza nei rifugi in tutto il Paese. Almeno un milione di persone sono attualmente sfollate, parliamo di un quinto della popolazione, mentre la metà ha lasciato le proprie case negli ultimi quattro giorni. (Save the Children Italia)

Meraviglia e rovine: le lacrime di Beirut

BEIRUT – “Non ci sono truppe israeliane nel nostro villaggio e da quanto ne so non ce ne sono in territorio libanese. Milad Al Alam è il sindaco di Rmeich, un villaggio cristiano nel Sud del Libano proprio a ridosso della linea Blu, dista un paio di miglia dalla frontiera dove, da ieri notte, le forze israeliane hann… (la Repubblica)

Viaggio nel quartiere di Dahieh a Beirut al seguito di un convoglio guidato da Hezbollah. Il sobborgo meridionale della città libanese è stato colpito in più punti nelle ultime ore: Hezbollah ha parlato di «un massacro di civili innocenti». (Corriere TV)

“Oggi la mamma è morta”: con questa citazione da Camus si apre la striscia che il vignettista Kerbaj dedicava anni fa al suo rapporto con Beirut, madre sorella amante e molto di più. (Il Fatto Quotidiano)