Scholz perde la fiducia, apre la strada alle elezioni in Germania
Il Parlamento tedesco ha votato come previsto la sfiducia al primo ministro Olaf Scholz che ora potrebbe proporre al presidente federale Frank-Walter Steinmeier lo scioglimento del Bundestag. Scholz avrà tre settimane di tempo, fino al 6 gennaio, per procedere per questa strada. Se il Presidente federale scioglierà il Bundestag, come appare molto probabile, si dovranno tenere nuove elezioni entro 60 giorni. (Il Sole 24 ORE)
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Un esito che non sorprende nessuno: come era previsto è stata votata oggi la sfiducia al Bundestag al governo di minoranza guidato da Olaf Scholz, aprendo le porte a elezioni anticipate il 23 febbraio. (il Giornale)
Cosa succede ora che il cancelliere Olaf Scholz è stato sfiduciato dal Parlamento tedesco? Il presidente della Repubblica Frank Walter Steinmeier avrà 21 giorni per decidere e valutare se non sia possibile un’altra maggioranza stabile nell’attuale Parlamento senza scioglierlo, ma nelle scorse settimane ha già detto che il suo obiettivo è costituire un governo stabile. (Il Fatto Quotidiano)
In uno scenario politico tedesco in costante evoluzione, il governo di minoranza guidato da Olaf Scholz ha incontrato un ostacolo significativo, culminato nella votazione di sfiducia che ha visto il cancelliere perdere il sostegno necessario per continuare il suo mandato. (Nicola Porro)
Adesso ci sarà da aspettare il risultato del voto in Germania, ma se c’è una cosa che a Bruxelles si erano tutti abituati a fare era proprio «aspettare la Germania». Da tempo infatti, più o meno da quando Olaf Scholz è diventato cancelliere, tra diplomatici europei era comune utilizzare l’espressione “voto tedesco” per indicare un’astensione dell’ultimo momento. (La Stampa)
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz lascia l’aula del Bundestag di Berlino dopo il voto di sfiducia dei deputati: la crisi di governo è ufficiale dalle 16.45 di lunedì pomeriggio - Ansa (Avvenire)
Per ottenere la fiducia Scholz avrebbe dovuto ottenere almeno 366 voti.Come previsto dalla procedura, Scholz si è diretto al castello di Bellevue a Berlino per incontrare il presidente della Repubblica, Frank Walter Steinmeier, e chiedere lo scioglimento della Camera dei deputati. (LA STAMPA Finanza)