Il peso dell'inflazione, le famiglie viterbesi costrette a spendere oltre 300 euro in più

L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita, sulla base dei dati Istat relativi all’inflazione di novembre. Viterbo risulta in questo caso al 40° posto, con un rincaro annuo di 303 euro per famiglia media e un tasso di inflazione (sempre relativamente al mese di novembre) pari all’1,2%. Sono valori ben distanti da quella che è la città più cara d’Italia, vale a dire Bolzano: in effetti, la località altoatesina ha registrato un rincaro di 608 euro, mentre il tasso di inflazione è superiore ai 2 punti percentuali. (ViterboToday)

Ne parlano anche altri giornali

L’anno tramonta in mezzo a quel lamento angosciante dei prezzi che crescono ancora. Certo, la Calabria ha chiuso il mese di novembre con un dato d’inflazione all’1,3%, valore perfettamente in linea con la media nazionale . (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

L’Unione nazionale consumatori: "I dati di novembre sono una gelata sul Natale". Ecco le città più colpite dai rincari Leggi di più L’Unione nazionale consumatori: "I dati di novembre sono una gelata sul Natale". (Eventi e News in Italia)

In soldoni significa che una famiglia siciliana spende ben 248 euro in più a fine anno. Le famiglie siciliane spenderanno oltre 200 euro in più a fine anno. Ecco gli ultimi dati Istat sull'andamento dell'inflazione. (Quotidiano di Sicilia)

INFLAZIONE IN AUMENTO: FORTE RIALZO ANCHE IN BASILICATA E VALLE D’AOSTA

A incidere sui costi a Pordenone è il carrello della spesa dei cittadini. I prezzi sono aumentati in particolare sui prodotti alimentari (1%) bevande analcoliche (0,8%) e alcoliche (0,3%). (PordenoneToday)

Nel mese di novembre 2024, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dell'1,3% su base annua (da +0,9% del mese precedente);la stima preliminare era +1,4%. (Corriere della Sera)

A novembre l’inflazione sale a +1,3%, tornando allo stesso livello del luglio scorso. La nuova accelerazione del ritmo di crescita dei prezzi al consumo, secondo l’Istituto nazionale di statistica (Istat), riflette dinamiche inflazionisti- che concentrate in alcuni settori: si acuiscono le tensioni sui prezzi dei be- ni alimentari, che registrano un’accentuazione della loro crescita su base annua, e dei beni energetici, la cui spinta deflazionistica risulta fortemente ridimensionata. (Cronache TV)