Croci in vetta: il Presidente generale chiarisce la posizione del CAI

Il Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani, in riferimento a quanto pubblicato oggi dalle agenzie di stampa, intende chiarire la posizione del Cai. "Non abbiamo mai trattato l'argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale. Quanto pubblicato è frutto di dichiarazioni personali espresse dal direttore editoriale Marco Albino Ferrari durante la presentazione di un libro. (Prima la Valtellina)

Su altri giornali

Il presidente del club alpino si scusa dopo la strigliata del ministro Santanchè: “Nessuna posizione ufficiale, non immagino la cima del Cervino senza la sua croce” (Cuneodice.it)

Via le croci di vetta sulle montagne? Santanché: ''Basita'', Urzì: "Una follia". Interviene il presidente del Cai: "Mi scuso per l'equivoco generato" (il Dolomiti)

Croci di vetta, il Cai interviene e si scusa dopo le polemiche "Non abbiamo mai trattato l'argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale - ha spiegato in un comunicato Montani -. (Sportal)

Ma neanche di innalzarne di nuove perché risulterebbe anacronistico data la società di oggi. Il ragionamento ha scatenato la reazione del ministro Matteo Salvini (Virgilio Video )

“La montagna è sinonimo di ambiente, natura, storia, identità e tradizione. Valori che, a volte, come l’acqua di un “fiume carsico” si nascondono e riemergono. Anche per questi motivi mi meravigliano, oltre che amareggiano, le posizioni emerse dal portale del CAI - Club Alpino Italiano “Lo Scarpone”, dove si ritiene che le croci presenti sulle nostre montagne siano anacronistiche e divisive”. (Prima la Valtellina)

La questione è annosa, ogni tanto riaffiora e suscita sempre un polverone anche tra i membri del Club alpino italiano, la più antica associazione di appassionati della montagna. Le croci in vetta. (ilgazzettino.it)