Unicredit mette a nudo l'Europa. Il piano Draghi è lettera morta (per ora)

"Respingiamo l'approccio non richiesto e ostile di UniCredit, tanto più perché la Commerzbank è una banca di rilevanza sistemica. Attacchi ostili e acquisizioni ostili non sono appropriati nel settore bancario". Mercoledì scorso, mentre i leader europei arrivavano a Bruxelles per il summit con i paesi dei Balcani occidentali e per l’ultimo Consiglio… (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

Il Governo di Roma valuta il Golden power per difendere BancoBpm, quello tedesco pensa a poteri speciali per difendere Commerz da un gruppo giudicato «extra Ue» perché ha come azionisti i fondi internazionali. (Il Sole 24 Ore premium)

Ha un solo significato la decisione di Unicredit di crescere ulteriormente in Commerzbank, avvicinandosi al limite consentito del 29,9% e dimostrando la determinazione di Andrea Orcel ad andare avanti nella doppia scalata tedesca e italiana su Banco Bpm. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La banca guidata da Andrea Orcel "ha intrapreso ancora una volta un'azione non coordinata e non amichevole", ha detto un portavoce dell'esecutivo, dopo che UniCredit ha sottoscritto nuovi strumenti finanziari relativi alle azioni Commerzbank, in linea con l'obiettivo precedentemente dichiarato di raggiungere una quota fino al 29,9%. (QuiFinanza)

Mentre l’attenzione resta concentrata sul Banco Bpm di Giuseppe Castagna, che sta lottando come un leone per sfuggire a Unicredit, Andrea Orcel attua la tattica del diversivo e sale dal 21 al 28% potenziale della tedesca Commerzbank (Nicola Porro)

La novità di questo scoppiettante Natale è che Unicredit non lascia, ma raddoppia. In Germania, l’ulteriore acquisto di azioni fino al 28% di Commerzbank dimostra al di là di ogni ragionevole dubbio che Andrea Orcel fa sul serio, e non molla la presa su Francoforte. (la Repubblica)

L’acquisto da parte di Unicredit di una quota azionaria di Commerzbank e i futuri sviluppi che ne potranno derivare ripropongono in modo molto concreto il tema del completamento dell’unione bancaria e dell’integrazione dei mercati finanziari europei con il corollario della rimozione delle barriere ancora oggi esistenti a che (almeno) l’area dell’Euro possa essere considerata come una unica giurisdizione, in cui operare senza confini e inefficienze. (Wall Street Italia)