Olimpiadi di Parigi: dietro ai trionfi delle Fate c’è un po’ di Bergamo

C’è un po’ di Bergamo nel risultato storico della ginnastica artistica femminile ottenuto lunedì 6 agosto nella finale a trave, con Alice D’Amato laureata campionessa olimpica all’attrezzo e Manila Esposito medaglia di bronzo (entrambe del Gs Fiamme Oro). Dietro questo doppio trionfo (a cui si aggiunge l’argento di squadra di settimana scorsa), oltre il quotidiano impegno in palestra delle atlete, c’è anche il lavoro di Monica Bergamelli (L'Eco di Bergamo)

Se ne è parlato anche su altri media

È nata una stella nel firmamento sportivo italiano. Lei, Manila, la p… (La Repubblica)

Anche comunque essere lì e sfruttare l'occasione delle ginnaste più forti che hanno sbagliato per me è stato davvero importante. "Adesso riguardando una parte dell'esercizio mi sono venuti i brividi e sono davvero contentissima di quello che è successo. (il Dolomiti)

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“È stata una gara stranissima perché sulla carta non ero tra le favorite, le altre hanno sbagliato e io ho cercato di cogliere l’occasione. Gli ultimi due esercizi di Biles e Andrade non li ho guardati, ma capivo che c’era qualcosa che non andava. (La Nuova Sardegna)

Gli accertamenti medici hanno poi evidenziato una lesione del legamento crociato del ginocchio sinistro, che l’ha costretta a sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico. Durante le qualificazioni, andate in scena il 2 maggio, si era toccata la gamba sinistra dopo aver eseguito un elemento acrobatico al corpo libero e aveva concluso in anticipo il proprio esercizio. (OA Sport)