Affitti, il Comune: «Studenti decisivi. Vanno recuperati gli alloggi vuoti»

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Corriere della Sera INTERNO

«Il nostro mandato è fondato sulla città della conoscenza e con l’Università abbiamo da subito stretto una grande alleanza. Bologna non è Turistopoli, è una città attraversata da diverse dinamiche tra cui c’è quella del turismo globale. Ci dobbiamo attrezzare per affrontarlo». Raffaele Laudani è assessore comunale della giunta Lepore con diverse deleghe tra cui quelle all’Urbanistica ed edilizia privata, ricerca e conoscenza, ma è anche professore ordinario di Storia delle dottrine politiche all’Alma Mater. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per la prima volta si è dovuta buttare a capofitto nella ricerca di una stanza — o di un posto letto come alla fine è stato — e affrontare il caro affitti di una città sempre più pressata da canoni mensili esorbitanti. (Corriere della Sera)

A pochi giorno dall’inizio delle attività arriva il problema più temuto dagli studenti, quello degli affitti universitari. Come si è evoluta la situazione per questo nuovo anno accademico? (PianetaDesign)

I dati rilevati dal Censis sul numero di immatricolazioni rilevano un aumento di iscrizioni nelle università del Sud e delle Isole, mentre sempre meno studenti scelgono la vita da fuorisede nelle grandi città. (Skuola.net)

E che per un fuori sede schizza a una media di 17 mila euro, con punte di 19 mila al Nord. Basti pensare che, anche chi rimane “in sede” deve mettere in preventivo un esborso complessivo fino a 9 mila euro per ogni anno di corso. (ilmessaggero.it)

“Mi sono ritrovato a cercare casa dopo due anni da quando qui e mentre prima le camere a 400 euro esistevano ora ho trovato anche annunci di agenzie a partire da 800 euro per una singola, escluse utenze, in zona universitaria. (Il Fatto Quotidiano)

Uno studente universitario su tre fatica a trovare casa, perché una stanza costa in media 470 euro, ma soprattutto perché ci sono 850mila fuorisede rispetto a 60mila posti letto. I numeri, spesso crudi, sono snocciolati dall’Unione degli universitari (Udu) denunciando una situazione che nei fatti nega a molti il diritto allo studio. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)