Leonardo cede l'ex Wass a Fincantieri: fino a 415 milioni per il business subacqueo

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Milano Finanza ECONOMIA

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Se ne è parlato anche su altri media

Il perfezionamento dell’Operazione, tenuto anche conto degli accordi di collaborazione commerciale sottoscritti e della recente acquisizione di Remazel, accelera e consolida la leadership del gruppo Fincantieri come integratore tecnologico nel settore della subacquea e della difesa navale, in linea con la strategia annunciata e facendo seguito ad una serie di accordi industriali già stipulati. (Il Friuli)

Proprio a cominciare dalla cantieristica, presente con l’amministratore dele… Nella seconda giornata di lavori di DePortibus, in corso alla Spezia, il tema della blue economy, coniugato in ogni ambito operativo, è ovviamente protagonista. (La Repubblica)

È Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, a commentare in positivo l’operazione, e lo ha fatto ieri, all’indomani dell’annuncio dell’accordo sulla cessione, a margine dell’evento Investopia Europe 2024 a Milano. (Nordest Economia)

Holding italiana nei settori dell'aeronautica Leonardo (LA STAMPA Finanza)

Leonardo ha firmato un accordo vincolante per la vendita della linea di business Underwater Armaments & Systems (UAS) a Fincantieri per un importo basato su un enterprise value composto da una componente fissa di 300 milioni di euro, soggetto ad usuali meccanismi di aggiustamento, e da una componente variabile per massimi 115 milioni di euro al ricorrere di determinati obiettivi di performance per l’anno 2024, per un enterprise value totale pari a massimi 415 milioni di euro. (Financecommunity)

Il titolo della difesa scambia intorno a 22,9 euro per azione, dopo aver toccato un massimo di 2,96 euro. A spingere gli acquisti, l’upgrade di Ubs, che valuta il titolo “buy” da “neutral”, e l’aumento del target price a 30 euro «grazie all’ aggiornamento degli utili, in seguito alla revisione degli obiettivi di piano , con le nostre stime di Ebitda al 2028 in aumento del 16% grazie ai margini e alle vendite di Elettronica, e un costo del capitale inferiore (11,75% da 12,75%) grazie alla rimozione dello sconto sul rischio di esecuzione, che riflette una maggiore fiducia nel management». (Il Sole 24 ORE)