Colpa della sinistra? Faure (Ps): «Una favola»

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il manifesto ESTERI

Il fuoco di fila è incominciato all’alba. Intervenuto alla radio pubblica France Inter di prima mattina, il segretario del Partito socialista Olivier Faure ha avuto diritto a una dozzina di minuti d’intervista. Il tono è ben descritto dalla prima domanda posta dal giornalista: «Avete dei rimorsi? Avete bocciato Bernard Cazeneuve, ora vi ritrovate con Michel Barnier». Un’interpretazione che si apparenta a una «favola», come l’ha definita Faure, per la quale la nomina di Barnier – con la benedizione di Marine Le Pen – sarebbe colpa della sinistra. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Olaf Scholz vuole copiare il piano Rwanda mollato dagli inglesi per allontanare il surplus d’immigrati.Matteo Salvini attacca: «Chiederemo la revoca della messa al bando dei ... (La Verità)

"Questa nomina arriva dopo un ciclo di consultazioni senza precedenti durante il quale, in conformità con il suo dovere costituzionale, il Presidente ha assicurato che il Primo ministro e il futuro Governo riunissero le condizioni per essere i più stabili possibili", ha aggiunto il comunicato. (Borsa Italiana)

Dopo due mesi di contorsioni e di trattative improbabili a destra, a sinistra e al centro, il presidente Emmanuel Macron ha finalmente deciso: il nuovo primo ministro, l’uomo che dovrà pilotare il bastimento Francia nelle acque tempestose dei prossimi mesi, si chiama Michel Barnier (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La sinistra nel suo insieme esclude di partecipare al governo e non perderà occasione di sfiduciarlo. (Corriere del Ticino)

Al termine di una crisi di governo lunga 51 giorni, una durata inedita nella storia della politica francese e superiore alla media delle crisi italiane (circa 33 giorni), Emmanuel Macron ha tirato fuori la carta Michel Barnier (La Stampa)

Dal lontano 1973, quando diventò consigliere provinciale in Savoia, ha collezionato incarichi sempre più alti, in Francia e in Europa, guadagnandosi spesso la stima degli avversari. Tanto che nel centrodestra francese d’estrazione gollista, il nuovo premier francese Michel Barnier è stato a un certo punto visto da molti come un «aspirante all’Eliseo mancato», avendo le competenze e l’esperienza per la poltrona suprema, ma non il carisma e lo spirito pugnace che in genere fanno la differenza in un’elezione presidenziale. (Avvenire)