Sahra Wagenknecht, la “rossobruna” che ce l’ha fatta
Non è affatto semplice collocare la 55enne Sahra Wagenknecht all’interno dello scacchiere politico tedesco. La grande vincitrice delle elezioni regionali in Turingia e Sassonia (oltre all’estrema destra dell’Afp) è in un certo senso un oggetto misterioso, indecifrabile, inatteso. La sua lista personale (Bsw, acronimo di “Alleanza per Sahra Wagenknecht), lanciata appena sette mesi fa, ha infatti sorpreso un po’ tutti, raccogliendo rispettivamente il 15,6% e l’ 11,5% dei voti nei due lander dell’est. (Il Dubbio)
La notizia riportata su altre testate
L’Alleanza (Bündnis) Sahra Wagenknecht ha svuotato la Linke, da cui si è staccata a gennaio, e si è imposta con temi populisti e sovranisti, spesso sovrapponibili a quelli dell’ultradestra dell’Afd, con la quale condivide l’avversione alla Nato e al sostegno all’Ucraina, la simpatia per la Russia e la chiusura all’immigrazione. (Il Sole 24 ORE)
Ieri abbiamo commentato la tempesta elettorale conseguente alle elezioni nei due Lander di Sassonia e Turingia, che apre sulla Germania del prossimo futuro lo spettro di una “paralisi alla francese”. In realtà, guardando si sondaggi, non c’è stata nessuna sorpresa rispetto alla netta vittoria di AfD; la vera novità è stata a mio avviso il risultato del Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW), il Partito fondato solo pochi mesi fa dall’ex pasionaria della Linke, che ha incassato il 15,8% in Turingia, e l’ 11,8% in Sassonia, e che, a differenza dell’estrema destra, ha molte più chance di entrare nei governi regionali di questi due Lander, o comunque di diventare un attore chiave nelle trattative sui nuovi assetti politici. (tviweb)
Il BSW è modellato sulla sua fondatrice, che aveva abbandonato la Linke in seguito soprattutto alle divergenze sul dossier dell’immigrazione, con Wagenknecht a sostenere posizioni più dure che solidali: dopo la crisi migratoria del 2015 e le porte aperte lasciate allora dalla cancelliera Angela Merkel, immigrazione e sicurezza sono diventati temi privilegiati non solo dalla AfD, ma anche appunto da frange della sinistra, raccoltesi intorno a Sarah Wagenknecht. (RSI.ch Informazione)
BERLINO – All’anagrafe è “Sarah", scritto alla tedesca, con l’acca alla fine. Eppure, nel 2009, per onorare le sue origini, cambia il nome in “Sahra”, alla persiana, con l’acca in mezzo. (la Repubblica)
PUBBLICITÀ Per la sinistra tedesca, le elezioni negli Stati della Sassonia e della Turingia sono state un disastro, tranne che per un partito nato da pochi mesi. L'Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW) è riuscita a piazzarsi al terzo posto in entrambi gli Stati, ottenendo il 15,8 per cento e l'11,8 per cento dei voti rispettivamente in Turingia e in Sassonia. (Euronews Italiano)
Risultati elezioni Germania, cosa succede ora al cancelliere Scholz Alice Weidel e Sahra WagenknechtMissing Credit E al centro della scena ci sono loro. Non solo Alice Wiedel ma anche Sahra Wagenknecht. (QUOTIDIANO NAZIONALE)