Ciclismo: Tadej Pogacar trionfa nel Giro di Lombardia

Tadej Pogacar entra nella leggenda del Giro di Lombardia, insieme a Fausto Coppi. È infatti l’unico, oltre a lui, a poter vantare un poker di vittorie. Dopo i trionfi nelle ultime tre edizioni, il fenomeno sloveno ha vinto per distacco anche il 118° Giro. Il campione del mondo è arrivato da solo sul traguardo al termine di una fuga cominciata quando mancavano ancora 48,5 km al termine della prova. A Como il distacco è di più di 3 minuti sul due volte campione olimpico Evenepoel. (TGR Lombardia)

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Dopo aver tagliato il traguardo di Como, Remco Evenepoel ha tirato le somme definendosi soddisfatto di tutto ciò che ha fatto in questa stagione e di questo Lombardia. Remco ancora una volta è arrivato alle spalle di Pogacar, autore di un altro incredibile spettacolo e, riguardo il risultato ottenuto non è rammaricaTO e lo ha definito in linea con quanto accaduto al Tour de France. (TUTTOBICIWEB.it)

soddisfazione per l'italiano Giulio Ciccone che chiude al terzo posto a 4 minuti e 31 secondi dallo sloveno. Tadej Pogacar vince anche il Lombardia, giunto all'edizione 118. (ilmattino.it)

E così dopo i trionfi nel 2021 a Bergamo, 2022 a Como, 2023 a Bergamo, ecco il formidabile sloveno della Uae Emirates festeggiare la quarta vittoria nel 118° Giro di Lombardia ancora a omo. Solo lui, c'è solo il re del mondo. (La Gazzetta dello Sport)

Pogacar vince il Giro di Lombardia, è il quarto successo di fila: lo sloveno eguaglia Coppi

Il campione sloveno domina la gara e conquista il suo quarto Giro di Lombardia consecutivo: "Sono molto felice di aver alzato la bicicletta in cielo dopo l'arrivo qui a Como. Ma non paragonatemi a Merckx, a me basta essere il migliore della mia epoca. (Sky Sport)

. La cavalcata in solitaria di Pogacar è nata sulle rampe della Colma di Sormano quando mancavano 48.5 km al traguardo di Como. Nessuno ha provato a seguire l’attacco del campione del mondo, che nei km successivi ha accumulato un vantaggio incolmabile per gli inseguitori, con Remco Evenepoel che ha chiuso al secondo posto a 3’16”. (BDC Mag)

La scelta è caduta sul numero 48: a 48 chilometri dal traguardo e a 6.600 metri dalla vetta della Colma di Sormano, il neocampione del mondo ha mollato la ruota dell’ultimo scudiero che gli era rimasto, Pavel Sivakov, dando una micidiale strattonata al gruppo di testa della Classica delle Foglie Morte e alle (poche) speranze dei rivali. (Corriere della Sera)