Sulla morte di Purgatori "catastrofica sequenza di errori"

“I neuro radiologi indagati refertarono non correttamente l’esame di risonanza magnetica dell’8 maggio del 2023 per imperizia e imprudenza e quelli del 6 giugno e dell’8 luglio per imperizia. Il cardiologo Laudani effettuò approfondimenti diagnostici insufficienti per la ricerca della causa cardiaca dell’embolizzazione sistemica“. Questo quanto emerge nelle conclusioni della perizia medico-legale disposta dal gip del tribunale di Roma nell’ambito dell’incidente probatorio nell’indagine della procura sulla morte del giornalista Andrea Purgatori (StrettoWeb)

Ne parlano anche altri giornali

Il radiologo Gianfranco Gualdi, il suo assistente Claudio Di Biasi e la dottoressa Maria Chiara Colaiacomo, entrambi appartenenti alla sua equipe, e il cardiologo Guido Laudani sono iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo. (Vanity Fair Italia)

Secondo la perizia degli inquirenti «una catastrofica sequenza di errori» ha portato alla morte di Andrea Purgatori. Purgatori aveva un tumore. (Open)

Una "catastrofica sequela di errori e omissioni". “I neuroradiologi indagati refertarono non correttamente l’esame di risonanza magnetica dell’8 maggio (Secolo d'Italia)

Difesa Laudani, 'da periti incertezza su cause morte Purgatori'

"I neuroradiologi indagati refertarono non correttamente l'esame di risonanza magnetica dell'8 maggio 2023 per imperizia e imprudenza e quelli del 6 giugno e dell'8 luglio per imperizia" , si legge infatti nelle conclusioni degli esperti. (il Giornale)

Secondo la perizia, “i neuro-radiologi refertarono non correttamente esami … Il giornalista Andrea Purgatori, scomparso nel luglio 2023, sarebbe morto per una “catastrofica sequela di errori e omissioni” da parte dei medici. (Il Fatto Quotidiano)

La giurisprudenza costante della cassazione afferma un principio invalicabile: prima di stabilire qualsiasi responsabilità bisogna sapere con assoluta certezza una persona di che cosa è deceduta. E' quanto afferma l'avvocato Nicola Madia, difensore del cardiologo Guido Laudani, indagato per omicidio colposo assieme al radiologi Gianfranco Gualdi, Claudio Di Biasi e la dottoressa Maria Chiara Colaiacomo, per la morte del giornalista Andrea Purgatori al termine dell'udienza dell'incidente probatorio in cui è iniziata l'illustrazione della perizia medico legale disposta dal gip ''A questo punto - aggiunge il penalista - non vedo come si possa pensare di continuare un procedimento a carico del mio assistito, il cardiologo che ha avuto in cura Purgatori - prosegue il penalista Madia - quando gli stessi periti hanno detto che l'unica certezza secondo loro è che al Policlinico avrebbe avuto l'endocardite infettiva, peraltro smentendo parzialmente questo assunto quando hanno riferito che all'autopsia non hanno trovato batteri nel corpo. (Il Messaggero Veneto)