Forfait di Sinner, delusione tremenda per i tifosi

Forfait di Sinner, delusione tremenda per i tifosi
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MilanLive.it SPORT

Forfait di Jannik Sinner dal torneo. Cambia la programmazione del numero uno del mondo nel finale di stagione Una giornata che Jannik Sinner non dimenticherà in fretta, quella appena trascorsa. La gioia per la qualificazione ai quarti di finale dell’Atp di Pechino, conquistata grazie alla vittoria in tre set su Safiullin, è stata decisamente offuscata da una notizia arrivata proprio durante la partita. (MilanLive.it)

La notizia riportata su altri media

La Wada ha formalizzato l'appello 2 giorni fa, riaprendo il caso che sembrava archiviato dopo il giudizio del tribunale indipendente dell'International Tennis Integrity Agency (ITIA). Jannik Sinner rischia la squalifica, il caso doping non è chiuso. (Adnkronos)

Ripensandoci il giorno dopo, la situazione suona più o meno così: non c'è dubbio che Jannik Sinner sia innocente, ma siccome non c'è nessuna norma antidoping che prevede l'innocenza allora è colpevole. (il Giornale)

Il ricorso della Wada contro l'assoluzione da parte dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency) a seguito della positività al Clostebol è arrivato ieri come un fulmine a ciel sereno. Mai, infatti, prima d'ora l'agenzia antidoping aveva fatto appello per una sentenza di un tribunale indipendente nel tennis. (Sport Mediaset)

In altre parole, Massimo Gramellini demolisce la Wada: "Perché vogliono squalificare Sinner"

Eppure il caso Sinner, portato in appello, scatena reazioni che nulla hanno a che fare con la natura del processo e moltissimo raccontano della paura del tradimento. Mettersi a tifare dentro una disputa sul doping è un esercizio che sfida la logica. (La Stampa)

Dopo l’assoluzione dell’ITIA, che non aveva riscontrato colpa e negligenza sul caso della contaminazione da Clostebol, l’agenzia mondiale antidoping ha fatto ricorso al TAS chiedendo per il numero 1 del mondo uno stop che può andare da uno a due anni. (Sky Sport)

Lui si è sempre dichiarato innocente, anche perché l'assunzione del prodotto sarebbe avvenuta per sbaglio. Un suo ex fisioterapista si era ferito un dito e aveva usato quel farmaco per medicarsi. (Liberoquotidiano.it)