Navigli, PalaSharp, Salva Milano, Corvetto: tutte le occasioni perse dalla città
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Milano è la città delle promesse, quel sogno che abbaglia chi viene da fuori e che funge da motore per chi ci vive da sempre. Ma i progetti in cantiere forse sono troppi e il troppo stroppia e così, partendo dalla vicenda che porta un nome che non porta bene, Salva Milano, si aprono anche altri scenari accomunati da promesse che, almeno per ora, non sono state mantenute. Abbiamo scelto simbolicamente quattro “battaglie perse” dalla nostra città, con l’aggiunta di una che proprio in questi giorni sembra uscire da una palude durata anni, quella dello Stadio San Siro che ne ha sentite tante, persino l’ipotesi di spostarsi fuori città, un’“eresia” che secondo l’ultimo atto sarà probabilmente evitata. (Mitomorrow)
Su altri giornali
Milano, presidio delle famiglie "sospese" al Comune (Liberoquotidiano.it)
Milano – “E tu di che cantiere sequestrato sei?”. Non a caso lo striscione srotolato ieri mattina davanti alla sede del Comune recita: “1.600 famiglie senza casa, cantieri fermi: serve una legge “salva famiglie“ subito!”. (IL GIORNO)
Striscioni, raccoglitori con le loro storie e le chiavi delle case nuove consegnate, simbolicamente, al capo di gabinetto del sindaco Filippo Barberis. Il sit-in, il primo da quando sui loro cantieri sono iniziati a piombare i sigilli della Procura, è stato organizzato dal comitato spontaneo «Famiglie sospese, vite in attesa», nato il mese scorso ma che ha già raccolto centinaia e centinaia di adesioni. (Corriere Milano)
Sono state così decine le famiglie e i cittadini milanesi presenti questa mattina in piazza della Scala, davanti al Comune di Milano, per partecipare al presidio del Comitato Famiglie Sospese-Vite in Attesa, il gruppo che riunisce gli inquilini dei cantieri bloccati a seguito delle inchieste della Procura. (Fanpage.it)
Ieri mattina, davanti al Comune, hanno organizzato il primo sit-in per chiedere alle istituzioni «responsabilità» di fronte al blocco dei cantieri dopo il caos sull’urbanistica. Ognuna è di una famiglia che ora non sa se potrà mai passare una notte nel nuovo appartamento, quello per cui aveva già sborsato «i risparmi di una vita». (Corriere Milano)
Secondo i calcoli sarebbero almeno circa 1.600 i nuclei familiari coinvolti nella situazione, ma molto probabilmente anche di più. (MilanoToday.it)