Sanità pubblica in ginocchio: 4,5 milioni di italiani rinunciano a curarsi

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PNRR Ponte sullo Stretto

«Il Servizio Sanitario Nazionale costituisce una risorsa preziosa ed è pilastro essenziale per la tutela del diritto alla salute, nella sua duplice accezione di fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. La sua efficienza è frutto, naturalmente, delle risorse dedicate e dei modelli organizzativi applicati, responsabilità, quest’ultima, affidata alle Regioni. Per garantire livelli sempre più elevati di qualità nella prevenzione, nella cura e nell’assistenza, è necessaria la costante adozione di misure sinergiche da parte di tutti gli attori coinvolti», sono alcune delle parole del messaggio che il Presidente Sergio Mattarella ha inviato in occasione della presentazione del settimo Rapporto sul Servizio Sanitario nazionale – Ssn di Fondazione Gimbe, presentato nella mattina dell’8 ottobre a Roma (Vita)

Ne parlano anche altre testate

Il 7° Rapporto GIMBE presentato oggi al Senato della Repubblica sciorina numeri impietosi per una delle istituzioni simbolo del Nostro Paese. “Patologie multiple” affliggono il SSN, con elementi di gravità clinica in alcune Regioni. (L'Unione Sarda.it)

Si tratta dello studio pubblicato periodicamente sulle condizioni e i problemi della sanità in Italia. Secondo il presidente della fondazione, che ha presentato oggi il report al Senato, "la vera emergenza dell’Italia è il servizio sanitario nazionale". (Sky Tg24 )

Il dato emerge dal settimo rapporto Gimbe sul Servizio sanitario nazionale all’interno del quale sono raccolti dati, analisi, criticità e proposte che vanno dal finanziamento pubblico alla spesa sanitaria, ai livelli essenziali di assistenza all’autonomia differenziata, dal personale alla missione salute del Pnrr fino al piano di rilancio del Servizio sanitario regionale. (Quotidiano online)

Curarsi costa troppo, sanità impossibile per il 9% dei piemontesi. Peggio della media nazionale

– ‘La grave crisi di sostenibilità del SSN è frutto anzitutto del definanziamento attuato negli ultimi 15 anni da tutti i Governi, che hanno sempre visto nella spesa sanitaria un costo da tagliare ripetutamente e non una priorità su cui investire in maniera costante: hanno scelto di ridurre il perimetro della tutela pubblica per aumentare i sussidi individuali, con l’obiettivo di mantenere il consenso elettorale, ignorando deliberatamente che qualche decina di euro in più in busta paga non compensano certo le centinaia di euro da sborsare per un accertamento diagnostico o una visita specialistica’. (Agenzia askanews)

“In ambito sanitario la prevenzione è un caposaldo, al quale ancorare non solo la cura e l’assistenza del paziente, ma anche la possibilità di contrastare in anticipo e con successo eventuali malattie oppure ottimizzare i successivi percorsi terapeutici. (Il Giornale d'Italia)

E purtroppo, aumenta anche il numero di quanti sono costretti a rinunciare alle cure. Aumenta la spesa per le famiglie. (La Stampa)