Fisco, Leo illustra il ‘concordato’: flat tax e rate spalmate per i contribuenti

Il concordato fiscale come strumento necessario per il ceto medio. Maurizio Leo, viceministro con delega al fisco, illustra a Il Giornale le novità fiscali in arrivo che vanno nella direzione di un abbassamento della pressione fiscale e di una pace contributiva, elementi in grado di portare ancora più gettito fiscale e di venire incontro a milioni di contribuenti in difficoltà che vogliono pagare le tasse. (Secolo d'Italia)

La notizia riportata su altre testate

La commissione, nel parere al decreto legislativo correttivo del concordato, indica infatti al governo tra le condizioni di valutare se "i contribuenti possano optare per tale imposta sostitutiva calcolata su una base imponibile pari alla differenza, se positiva, tra il reddito di lavoro autonomo e di impresa concordato e il corrispondente reddito del periodo precedente a quelli cui si riferisce la proposta, rettificato applicando un'aliquota del 10, del 12 o del 15 percento, rispettivamente se il livello Isa del periodo di imposta precedente a quello del concordato, sia non inferiore a 8, non inferiore a 6 e inferiore a 8, ovvero inferiore a 6". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Maurizio Leo, viceministro con delega al fisco, illustra a Il Giornale le novità fiscali in arrivo che vanno nella direzione di un abbassamento della pressione fiscale e di una pace contributiva, elementi in grado di portare ancora più gettito fiscale e di venire incontro a milioni di contribuenti in difficoltà che vogliono pagare le tasse. (Secolo d'Italia)

Ma è necessaria qualche correzione in corsa per assicurare ancora più gettito, confermare gli sgravi fiscali, contributivi e previdenziali varati nel 2023 (che pesano per 30 miliardi) e tagliare le tasse al ceto medio sopra i 50mila euro. (il Giornale)

Partite Iva, arriva il maxisconto con la flat tax sul concordato preventivo

Sono queste le principali novità messe a punto nel decreto legislativo correttivo sul concordato preventivo biennale che il viceministro Maurizio Leo porterà oggi e sarà definitivamente approvato in consiglio dei ministri. (Italia Oggi)

Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti ha espresso apprezzamento per il decreto correttivo in materia di cooperative compliance, adempimenti e concordato preventivo biennale licenziato oggi, 26 luglio 2024, dal Consiglio dei ministri (CNDCEC – comunicato 26 luglio 2024) Il decreto accoglie molte delle proposte avanzate dal Consiglio Nazionale. (Tutela Fiscale del Contribuente)

Al posto della più onerosa tassazione con l’Irpef ad aliquote crescenti in base al reddito, la soluzione che il viceministro all’economia, Maurizio Leo, e i suoi tecnici hanno deciso di adottare è quella di introdurre una flat tax sul differenziale tra la proposta accettata di concordato preventivo formulata dall’amministrazione finanziaria e il reddito dichiarato per il 2023. (Il Sole 24 ORE)