Attacco cyber a Hezbollah, esplodono cercapersone. «Almeno 11 morti e 3000 feriti in Libano e Siria»

Un maxi-attacco improvviso e silenzioso. La batteria del cercapersone che i miliziani di Hezbollah portano nelle tasche o alla cintura esplode violentemente. In simultanea ognuno di loro è raggiunto dal personale e inatteso ordigno che porta indosso. In attesa di dare il via alle operazioni di terra oltre il confine libanese, Israele scatena la sua “cyber war” contro Hezbollah. Una di quelle operazioni che negli anni hanno costruito e poi consolidato la fama - recentemente appannata - dei suoi servizi segreti. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Un'esplosione simultanea dei cercapersone di centinaia di miliziani di Hezbollah in Libano ha causato otto vittime e quasi 3.000 feriti. Sono diverse le ipotesi sulla causa e i responsabili, ma non ci sono ancora informazioni certe. (Fanpage.it)

"Era una situazione in cui si rischiava di perdere le capacità non utilizzate", ha dichiarato un funzionario statunitense illustrando le ragioni che hanno spinto Israele a compiere l'attacco ieri. (Adnkronos)

Gli ospedali di Beirut, di Sidone, di Tiro si stavano riempiendo di feriti, anche se nessuno all’inizio capiva il perché: un bombardamento, ma senza bombe. Dalle vie intorno al Serraglio, sono d’improvviso saliti i clacson, le sirene, le urla. (Corriere della Sera)

Il Mossad dietro all'esplosione dei cercapersone? La tattica di Israele (che potrebbe aver sprecato una carta) e il precedente dei dispositivi manipolati della ditta di Milano

Gli esperti concordano: un attacco senza precedenti, ma forse non così sofisticato dal punto di vista tecnologico, quello che ha fatto esplodere i cercapersone («pager») di migliaia di agenti di Hezbollah martedì pomeriggio. (Il Sole 24 ORE)

È lo schermo di protezione ma anche un atto di guerra psicologica per sfruttare la «confusione» nel campo avversario. È stato così per le eliminazioni del padre dell’atomica iraniana Mohsen Fakrizadeh (mitragliatrice telecomandata), dell’esponente di Hamas Ismael Haniyeh (missile o bomba?), del dirigente dell’Hezbollah Fuad Shukr (raid aereo). (Corriere della Sera)