Caso Salis, Don Ciotti: “Dignità calpestata, la civile Europa tollera?”

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la Repubblica INTERNO

"Ci sono situazioni in cui tacere è una colpa, mentre parlare è un obbligo morale e una responsabilità civile. Penso a Ilaria Salis, che tutti abbiamo visto umiliata e incatenata in tribunale, in occasione del processo che la vede coinvolta in Ungheria. La giustizia, in qualsiasi paese, prevede che si debbano pagare eventuali reati, e proprio a questo dovrebbe servire un processo: appurare se il reato sussiste, e di quale entità. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Ilaria Salis, insegnante di Milano, deve rispondere di lesioni aggravate nei confronti di due neonazisti. La militante antifascista, rinchiusa in carcere in Ungheria, avrebbe partecipato agli scontri dell’11 febbraio 2023 durante le manifestazioni per il ‘Giorno dell’onore’, data in cui i gruppi di estrema destra europei celebrano la resistenza delle SS all’avanzata dell’Armata Rossa durante la Seconda guerra mondiale. (LAPRESSE)

Allo stesso modo ha fatto bene il vicepremier Matteo Salvini ad annotare che, se la Salis fosse dichiarata colpevole dalla magistratura ungherese, sarebbe "incompatibile con l'insegnamento" . (ilGiornale.it)

Anche se qualche notizia era uscita settimane fa su siti minori e chi si interessa di carceri aveva segnalato le condizioni di detenzione di Ilaria Salis, niente si era mosso. Dopo ben 11 mesi dai fatti, la politica e la stampa italiana si sono accorte che in Ungheria c'è un'italiana in carcere. (L'HuffPost)

C'è anche Gabriele Marchesi, 23enne milanese, a essere imputato con Ilaria Salis nel procedimento sugli scontri a Budapest del febbraio 2023: sta scontando la pena ai domiciliari in Italia. (Fanpage.it)

Ilaria Salis, nel 2017, insieme ad altre persone sarebbe stata protagonista di un azione anti-Salvini a Monza assaltando un gazebo della Lega. Lo si apprende in una nota diffusa proprio dal Carroccio: «Le immagini di Ilaria Salis incatenata in Ungheria sono scioccanti: il suo caso offre la possibilità di riflettere sull'atteggiamento di un Paese membro dell'Ue, ma non solo. (Corriere Milano)

Non so. (L'HuffPost)