Sorpresa: Italia ultima in Ue per pirateria

Un fermo immagine relativo a un'operazione antipirateria della Guardia di Finanza - ANSA L’Italia è il Paese europeo con il minor numero di accessi a contenuti illegali online, davanti a Germania e Romania. Il nuovo studio dell’Euipo (l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) conferma che la pirateria online nell’Unione Europea si attesta a una media di 10,2 accessi mensili per utente. (Avvenire)

Su altre testate

Bruxelles – La pirateria online continua a piacere agli europei, con una media per persona di dieci accessi al mese a contenuti illegali online. Gli italiani si distinguono per rispetto della proprietà intellettuale, registrando al contrario la media più bassa in Ue. (EuNews)

Le forze dell’ordine hanno smantellato la più diffusa organizzazione criminale transnazionale che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti. E’ stata eseguita dalla polizia, coordinata dalla Procura di Catania, e finora è la più vasta mai effettuata contro la pirateria audiovisiva in Italia e in Europa. (Il Fatto Quotidiano)

La retata della procura di Catania sullo streaming illegale potrebbe avere conseguenze storiche. L’operazione che in Italia e in altri sei paesi europei ha portato allo smantellamento di una rete con 22 milioni di utenti può diventare l’apripista per una causa per danni. (Open)

Il cartello internazionale dei pirati tv. Streaming illegale a milioni di clienti

Notizie calcio. I legali di Dazn — la pay-tv del calcio e del basket — sono già al lavoro. Vogliono ottenere un risarcimento da tutti i pirati caduti nella rete della procura di Catania e, se ci riusciranno, anche dai singoli “sportivi” che hanno visto illegalmente le partite. (CalcioNapoli24)

La pirateria digitale resta ancora un fenomeno piuttosto evidente, nell’ambito dei Paesi dell'Ue, ma non è aumentata nel 2023, attestandosi ad una media di 10 accessi mensili per ogni utente di internet tra i 15 e i 74 anni di età. (Sky Tg24 )

E, invece, a Amsterdam incontrava spesso un croato, un olandese, un romeno e un inglese. Ma all’inizio di questa storia nessuno pensava che quel siciliano sempre in viaggio con la sua 24 ore fosse così importante. (La Repubblica)