Sciopero senza precedenti nelle fabbriche Volkswagen in Germania

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ECONOMIA

A partire da lunedì 2 dicembre, le fabbriche tedesche della Volkswagen si fermeranno per uno sciopero senza precedenti, indetto dal sindacato metalmeccanico IG Metall. Questo sciopero, che coinvolgerà tutte le fabbriche del gruppo automobilistico in Germania, è stato convocato in risposta al piano di ristrutturazione aziendale che prevede la chiusura di tre stabilimenti e il licenziamento di migliaia di dipendenti.

Il sindacato IG Metall ha annunciato che questa mobilitazione rappresenta "la battaglia contrattuale collettiva più dura che Volkswagen abbia mai conosciuto". La decisione di scioperare è stata presa dopo un periodo di dialogo sociale obbligatorio, che ha coinvolto 120.000 dipendenti del marchio in Germania. La protesta mira a contrastare i tagli salariali e i possibili licenziamenti previsti dal piano di riduzione dei costi dell'azienda, che punta a risollevare i risultati finanziari in calo.

Volkswagen, da parte sua, ha fatto sapere che si sta preparando a un possibile sciopero, sottolineando l'importanza di trovare soluzioni che possano garantire la sostenibilità economica dell'azienda senza compromettere il futuro dei lavoratori. Tuttavia, il sindacato IG Metall ha ribadito la propria determinazione a portare avanti la protesta fino a quando non verranno trovate soluzioni adeguate per tutelare i posti di lavoro e i diritti dei dipendenti.

La situazione è particolarmente critica in un contesto economico già segnato da incertezze e difficoltà, con il settore automobilistico che sta affrontando sfide significative legate alla transizione verso la mobilità elettrica e alla necessità di adattarsi a nuove normative ambientali.