Rimossa l’opera di street art nei pressi del carcere dove è rinchiuso Matteo Messina Denaro

Terre Marsicane INTERNO

È stato rimosso “Mafia sucks” (la mafia fa schifo), il poster della street artist Laika, affisso a pochi metri dal carcere in località Costarelle di Preturo dove è rinchiuso Matteo Messina Denaro. Ignote le ragioni della rimozione del poster che raffigurava Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino, ucciso e sciolto nell’acido dalla Mafia l’11 gennaio del 1996. Giuseppe era ritratto sul suo cavallo, quasi “a celebrare” la cattura del superboss e mandante del suo omicidio, lo stesso Messina Denaro, detenuto in regime 41-bis. (Terre Marsicane)

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L’Aquila – Il piccolo Giuseppe Di Matteo venne ucciso e sciolto nell’acido l’11 gennaio 1996. Aveva solo 12 anni ed era figlio del pentito e collaboratore di giustizia Santino Di Matteo. (Terre Marsicane)

Il poster raffigura Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino, ucciso e sciolto nell'acido dalla Mafia l'11 gennaio del '96. (ilmattino.it)

È comparso questa notte all'improvviso il murale dal titolo "Mafia Sucks" realizzato dalla misteriosa street artist Laika. L'opera è stata realizzata al confine tra il comune di Scoppito e la località Costarelle di Preturo, entrambi in provincia de L'Aquila, a pochi metri dal carcere dove è rinchiuso, in regime di 41bis, il super boss Matteo Messina Denaro, catturato la settimana scorsa. (Sky Tg24 )

Si chiama "Mafia Sucks" (la mafia fa schifo) il murale comparso tra Scoppito e la località Costarelle di Preturo (L'Aquila), a pochi metri dalla Casa Circondariale de L'Aquila dove da alcuni giorni è recluso il boss mafioso stragista Matteo Messina Denaro (La Repubblica)

Ignote le ragioni della rimozione del poster che raffigurava Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia di Altofonte Santino, ucciso e sciolto nell’acido dalla mafia l’11 gennaio del 1996. (Giornale di Sicilia)

L’ultimo poster lo ha disegnato e attaccato domenica scorsa vicino alla Casa Circondariale de L’Aquila dove è rinchiuso in regime 41Bis Matteo Messina Denaro, e ritrae il piccolo Giuseppe Di Matteo, il bambino rapito, ucciso e sciolto nell’acido a soli 12 anni per ordine del boss di Cosa Nostra l’11 gennaio del 1996, dopo una lunga e sofferta prigionia, per colpire il padre Santino, collaboratore di giustizia: Matteo è sul suo cavallo ed esulta per l’arresto del suo carnefice. (SpettacoloMania)