Bologna, esplosione in capannone Toyota: chi sono le vittime. Proclamato sciopero venerdì
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I delegati sindacali avevano proclamato per oggi due ore di sciopero a fine turno per chiedere una maggiore attenzione sulla sicurezza. Adesso le sigle incroceranno le braccia venerdì al grido di ‘Basta morti sul lavoro’: "Per il nostro territorio si tratta dell'ennesima strage di quest'anno”, scrivono in una nota congiunta È di due vittime il bilancio dell’esplosione allo stabilimento Toyota Material Handling di Borgo Panigale: si chiamavano Lorenzo Cubello, di 37 anni, e Fabio Tosi che aveva 34 anni, entrambi nati a Bologna. (Sky Tg24 )
Ne parlano anche altri media
Di Mariateresa Mastromarino La pioggia scende sottile su via Persicetana Vecchia, avvolgendo lo stabilimento della Toyota Material Handling in un’atmosfera grigia. Sul luogo dell’esplosione, fuori dai cancelli dell’azienda, il tempo si è fermato e aleggia silenzio, tanto silenzio. (il Resto del Carlino)
Si chiamavano Lorenzo Cubello, 37 anni, papà tra due mesi e Fabio Tosi, 34 anni, i due operai morti nella violenta esplosione avvenuta all’interno di uno dei capannoni industriali della Toyota Material Handling, a Bologna. (Tiscali Notizie)
Già aperto un fascicolo d’inchiesta. Gli accertamenti coordinati dalla procura, con la pm Mariangela Farneti, sono tesi a chiarire le cause dell’esplosione: in particolare da dove si sia sviluppata. (il Resto del Carlino)
Sono i punti chiave su cui hanno insistito i sindacati metalmeccanici di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil dopo la tragedia di mercoledì pomeriggio alla Toyota Material Handling di Borgo Panigale, dove un’esplosione al capannone del magazzino ha causato la morte di due operai, Fabio Tosi e Lorenzo Cubello, e il ferimento di altre 11 persone. (il Resto del Carlino)
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato a Palazzo Re Enzo a Bologna, per prendere parte all'inaugurazione della Biennale dell'economia cooperativa. Al momento della sua entrata nel Salone del Podestà è stato accolto da un lungo applauso dei cooperatori e dei rappresentanti delle istituzioni presenti. (La Stampa)
È stato lui che, insieme al collega Fiom Roberto Novella, ha avuto l’ingrato compito di fare la conta dei presenti e — si commuove — «all’appello ne mancavano quattro». Pino Sicilia è un delegato Uilm e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. (Corriere della Sera)