Sinner, il ricorso della Wada e la cappa della cucina dell'hotel dei nuotatori cinesi: non è giustizia ma politica

Sinner, il ricorso della Wada e la cappa della cucina dell'hotel dei nuotatori cinesi: non è giustizia ma politica
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Corriere della Sera SPORT

La Wada come Nick Kyrgios, uno dei giocatori più scriteriati del mondo del tennis. Da non prendere in considerazione. Difatti l’ipotetico campione australiano è stato tra i primi (e tra i pochi) a diffidare di Sinner, reclamando penalizzazioni e squalifiche: forse non si è mai rassegnato che Anna Kalinskaya, sua ex, si sia fidanzata con Jannik. Si vuole processare un’altra volta Sinner per una pomatina ina ina (sono provati i dosaggi millesimali applicati sulla pelle del fuoriclasse italiano e finiti poi in circolo) che non può certo voler dire doping (Corriere della Sera)

Su altre fonti

O, meglio, fece ricorso. La World Anti-Doping Agency il 26 settembre (ma la comunicazione ufficiale alquanto stringata è uscita sul sito web con due giorni di ritardo) ha presentato appello al Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna chiedendo di infliggere a Jannik Sinner una sospensione da uno a due anni per il caso di doppia positività constatata il 10 e il 18 marzo quando, il tennista altoatesino, era impegnato al Master Mille di Indian Wells, sconfitto da Carlos Alcaraz in semifinale. (il manifesto)

Ma come un’occasione. Il ricorso della Wada contro il proscioglimento per la positività al Clostebol dirà definitivamente se Jannik è colpevole. (la Repubblica)

La vicenda, che sembrava conclusa dopo la sentenza favorevole dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency), è stata riaperta, portando incertezza sul futuro del numero uno al mondo. (SNAI Sportnews)

Sinner, il giudizio del Tas sarà un verdetto sulla missione dell’antidoping

Forfait di Jannik Sinner dal torneo. Cambia la programmazione del numero uno del mondo nel finale di stagione (MilanLive.it)

Dopo l’assoluzione dell’ITIA, che non aveva riscontrato colpa e negligenza sul caso della contaminazione da Clostebol, l’agenzia mondiale antidoping ha fatto ricorso al TAS chiedendo per il numero 1 del mondo uno stop che può andare da uno a due anni. (Sky Sport)

A cura di Marco Beltrami Il ricorso della WADA per il caso Sinner al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha rappresentato un fulmine a ciel sereno, in primis per il diretto interessato e poi anche per tutto il mondo della racchetta. (Fanpage.it)