Ecco dove si trova la maggior parte degli Airbnb di Milano

Sono troppe le abitazioni destinate agli affitti brevi a Milano? Incidono davvero (e quanto) sul mercato delle locazioni a lungo termine? Una ricerca, condotta dall'Associazione italiana gestori affitti brevi insieme a Wonderful Italy, prova a smentire ciò che di solito si pensa sull'argomento. Lo studio, eseguito elaborando i dati del Comune di Milano, confronta per ogni quartiere della città le abitazioni destinate agli affitti brevi, lo stock immobiliare complessivo e la popolazione residente. (MilanoToday.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il 40% degli affitti brevi si concentra in 10 zone su 88. Zone centrali e zone turistiche». (ilmessaggero.it)

Roma, 25 ott. È quanto emerge dalla prima ricerca basata sull’elaborazione di dati pubblici del Comune di Milano, e realizzata da Aigab, l’associazione di categoria dei gestori di case in affitto breve, in collaborazione con Wonderful Italy. (Agenzia askanews)

È quanto emerge dal primo Atlante degli affitti brevi a Milano, realizzato dall’Associazione italiana gestori affitti brevi (Aigab) e da Wonderful Italy, utilizzando dati forniti dal Comune. Anche se considerando solo i 6.388 proposti stabilmente sul mercato si scende allo 0,9 per cento. (La Repubblica)

Affitti brevi a Milano: in centro una casa su dieci è sul mercato del turismo

"In questo momento la storia principale è che gli affitti brevi siano la causa di tanti problemi, quando in realtà sono la soluzione di una serie di problemi. In Italia ci sono moltissime case vuote, a Milano sono oltre 60.000. (Il Sole 24 ORE)

A Milano, per ogni abitazione destinata agli affitti brevi, ce ne sono due che i proprietari preferiscono lasciare vuote. Un mercato centripeto, quello degli affitti brevi, concentrato in centro e che tanto più cala quanto più ci si allontana dalle mete turistiche e centrali della città. (Il Sole 24 ORE)

In centro una casa su dieci è sul mercato del turismo, ma gli affitti brevi non portano allo spopolamento dei quartieri, non rubano alloggi a studenti e famiglie e non monopolizzano il mercato immobiliare in città, rappresentando il 2,8 per cento del totale delle abitazioni a Milano (643.053, in base al censimento del Comune). (Corriere Milano)