Germania, ifo Institute prevede crescita PIL tra 0,4 e 1,1% nel 2025
L'ifo Institute tedesco prevede una crescita del PIL tra lo 0,4 e l'1,1 percento per la Germania nel 2025. A causa della grande incertezza, l'istituto di ricerca presenta due scenari per le attuali previsioni economiche: se l'economia tedesca non riesce a superare le sue sfide strutturali, ci si aspetterebbe solo una crescita dello 0,4 percento. Se si imposta la giusta rotta di politica economica, si potrebbe raggiungere una crescita dell'1,1 percento nel 2025. (LA STAMPA Finanza)
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Più che il grande capo dell'inflessibile Bundesbank, Joachim Nagel pare l'addormentato nel mosto ridestato improvvisamente dalla Principessa Realtà. «Schuldenbremse, Kaputt!». (il Giornale)
I dati congiunturali deludenti. Le prospettive fosche per l'industria. I dubbi e le discussioni su come rilanciare l'economia. Che cosa sta succedendo, e di cosa si discute, in Germania. Come rilanciare la crescita? Dibattito (e scazzi) in Germania (Start Magazine)
Un tempo erano i marchi che dominavano in Europa e nel mondo, orgoglio della forza industriale tedesca. Oggi il loro elenco occupa le prime pagine dei giornali che parlano della crisi della Germania. L'articolo di Pierluigi Mennitti. (Start Magazine)
Lei costrinse alle dimissioni due ministri che avevano copiato la tesi di laurea, ma di fatto li licenziò senza offenderli. Christian Lindner, il liberale ministro delle Finanze, licenziato il 5 novembre dal Cancelliere Olaf Scholz, diventato il capro espiatorio della Coalizione, per non voler fare debiti, non ha tutti i torti. (Italia Oggi)
In Germania cade un tabù e niente di meno che sul debito. Il governatore della Bundesbank, Joachim Nagel, ha dichiarato che sarebbe un “approccio molto intelligente” quello di allentare la regola costituzionale sul “freno al debito”. (InvestireOggi.it)