Pensionato ucciso a Suzzara, la maledizione del garage: nello stesso box l’omicidio irrisolto di un rappresentante

Suzzara (Mantova) – Il Natale non ha fermato le indagini sull’omicidio di Suzzara. I carabinieri hanno battuto il territorio alla ricerca dell’arma, con tutta probabilità una pistola, che ha ucciso Francesco Capuano, napoletano, ex bidello nella sua città, che si era trasferito nel Mantovano dopo la pensione per stare assieme a due dei figli (altri due abitano ancora in Campania). L’uomo, lunedì scorso, la mattina del 23 dicembre, è rimasto vittima di quella che sembra una vera e propria esecuzione: il misterioso killer lo ha sorpreso nel garage seminterrato del suo condominio mentre era seduto in auto al posto del passeggero, e lo ha fulminato con uno o più colpi alla testa. (IL GIORNO)

Su altre testate

Una circostanza che porterebbe gli investigatori a escludere che Francesco Capuano, pensionato di 79 anni, freddato a colpi di pistola nel garage di casa sua, sia stato ucciso in un tentativo di rapina finita male. (La Repubblica)

Tanto che si ipotizza che l'arma utilizzata avesse il silenziatore. Nessuno nel palazzo ha visto né sentito nulla. (TGR Lombardia)

Secondo le prime informazioni, l'omicidio sarebbe avvenuto tra le 9 e le 9.30 del mattino, mentre Capuano si trovava nel suo veicolo parcheggiato all'interno del garage, in attesa della figlia Rosa, che era salita in casa per recuperare alcune cose dimenticate. (ROMA on line)

Il mistero della morte di Francesco Capuano, il pensionato ucciso a Suzzara

A cura di Ilaria Quattrone Nella giornata di oggi, venerdì 27 dicembre, sono stati rivelati i primi risultati dell'autopsia svolta sul corpo di Francesco Capuano, il 79enne ucciso nel garage della sua abitazione a Suzzara, un comune che si trova in provincia di Mantova (Fanpage.it)

La conferma della dinamica è arrivata in giornata tramite l’autopsia sul cadavere del pensionato effettuata oggi a Mantova da un’equipe dell’Istituto di medicina legale di Brescia, su disposizione del Pm Elisabetta Favaretti. (Mantovauno.it)

E di un possibile movente. Tre colpi alla testa, nessuno avrebbe sentito nulla, forse ha usato un silenziatore. (La Repubblica)