L’estate calda al camping No Besta: maxiraduno degli eco-comitati

Una sorta di Stati generali dei comitati battaglieri, lì dove il conflitto si è fatto più acceso e ha spaccato un quartiere, se non la città; e dove incombe il rischio di uno sgombero dei manifestanti in presidio pressoché perenne. Al parco don Bosco in San Donato venerdì e sabato il comitato Besta — nato esattamente un anno fa per difendere "una sessantina di alberi” dall’abbattimento per far sp… (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Dopo il presidio di mercoledì mattina davanti alla sede della Ausl in via Castiglione insieme ai sindacati di base per ottenere risposte sulla denuncia presentata dopo gli scontri del 20 giugno al parco Don Bosco, gli attivisti del comitato Besta, non ottenendo un appuntamento immediato con i responsabili della sicurezza sul lavoro dell’Azienda sanitaria di Bologna, si sono spostati (in una ventina) verso Palazzo d’Accursio per intercettare il sindaco Matteo Lepore. (Corriere della Sera)

Con la calura estiva di luglio, al parco Don Bosco tutto tace. (Corriere della Sera)

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Bologna, la protesta dei No Besta arriva fino in pizzeria: sindaco e staff inseguiti tra cartelli e slogan

Avevano pure organizzato una ‘due giorni’ – ieri e oggi – per chiamare a raccolta tutti i comitati d’Italia (ieri sera erano in 40 persone) e trovare nuove forme di lotta al progetto di riqualificazione delle scuole Besta. (il Resto del Carlino)

Da quanto apprende il Carlino Bologna, Palazzo d’Accursio starebbe pensando di cambiare rotta sulla costruzione delle medie. La precedente protesta al parco Don Bosco contro le nuove scuole BestaMissing Credit Una decisione che sarebbe in fieri, con il sindaco Matteo Lepore che dovrà effettuare ancora alcuni incontri, anche con i genitori degli studenti, per prendere la decisione finale. (il Resto del Carlino)

Due azioni dimostrative, messe in campo da una ventina di attivisti e di rappresentanti dei sindacati di base, che arrivano qualche settimana dopo le minacce (scritte nel muro sotto casa) all’assessore ai Lavori pubblici Simone Borsari e dopo l’incursione del comitato alla festa dell’Anpi a fine giugno dove alcuni degli attivisti del comitato Besta hanno urlato «fascista» al primo cittadino, suscitando lo sdegno dei partigiani e di una parte della politica. (Corriere della Sera)