Corte conti, salvacondotto ai politici e condanne limitate al 30% del danno

Nella riforma della Corte dei conti entra anche il salvacondotto per «i titolari degli organi politici», la cui «buona fede» andrà presunta «fino a prova contraria» nel caso di adozione di atti «proposti, vistati o sottoscritti dai responsabili degli uffici tecnici o amministrativi, in assenza di pareri formali, interni o esterni, di contrario avviso». Il salvacondotto non si attiverà nei «casi di dolo», per i quali naturalmente andrà provata la partecipazione concorde di tecnici e politici. (NT+ Enti Locali & Edilizia)
La notizia riportata su altri media
Secondo la magistratura contabile, la riforma della responsabilità per danno erariale che punta a riscrivere le funzioni di controllo e consultive della Corte conti (presentata dal ministro Tommaso Foti quando era capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio) "rischia di cancellare un presidio fondamentale di controllo sull'utilizzo dei fondi pubblici". (Italia Oggi)
Non saranno più punibili per danno alle casse dello Stato, tranne che si provi il “dolo”. Un salvacondotto erariale per i politici a qualsiasi livello, a partire dagli amministratori locali, che si salveranno in base al principio della cosiddetta “buona fede”. (Il Fatto Quotidiano)
Si rivolgono direttamente ai presidenti di Camera e Senato nella speranza di una convocazione. L’appello dell’Associazione magistrati della Corte dei Conti è accorato. (La Stampa)
La decisione è stata presa ieri in occasione della seduta congiunta delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia per consentire gli opportuni approfondimenti agli organismi. Il discusso disegno di legge sulla riforma della magistratura contabile subirà uno slittamento. (Il Dubbio)
GIUSTIZIA, L’ALLARME DEI MAGISTRATI CONTABILI SULLA RIFORMA DELLA CORTE DEI CONTI: “PROCURE REGIONALI COME INVOLUCRI VUOTI, COMPROMESSA L’AUTONOMIA E L’EFFICIENZA”. Stavolta nel mirino c’è la Corte dei Conti, con la proposta di legge Foti in discussione nella commissione Giustizia e Affari costituzionali. (Il Fatto Quotidiano)
Nella riforma della Corte dei conti entra anche il salvacondotto per «i titolari degli organi politici», la cui «buona fede» andrà presunta «fino a prova contraria» nel caso di adozione di atti «proposti, vistati o sottoscritti dai responsabili degli uffici tecnici o amministrativi, in assenza di pareri formali, interni o esterni, di contrario avviso». (Il Sole 24 ORE)