Balneari, anche cucina e folklore tra criteri aggiudicazione

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Sole 24 ORE INTERNO

Anche l’enogastronomia e le tradizioni folkloristiche locali entrano tra i criteri di aggiudicazione delle nuove concessioni balneari a partire dal 2027, secondo quanto prevede il decreto salva-infrazioni approvato dal Cdm. Nel testo si legge infatti che ai fini della valutazione delle offerte, l’ente concedente applica tra i criteri di aggiudicazione anche «l’offerta di servizi integrati che valorizzino le specificità culturali, folkloristiche ed enogastronomiche del territorio», e «l’incremento e la diversificazione dell’offerta turistico-ricreativa», oltre che gli obiettivi di «salvaguardia del patrimonio culturale». (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dopo avere promesso di escludere gli stabilimenti dalla direttiva Bolkestein (sono ancora freschi nella memoria i passionari interventi della leader di Fratelli d’Italia a difesa della categoria), l’esecutivo di centrodestra ha partorito una norma debole e pasticciata, che introduce una finta proroga fino al 2027 (a discrezione dei Comuni che potranno anche non usufruirne) e degli indennizzi inadeguati (basati solo sugli investimenti non ammortizzati degli ultimi cinque anni, un periodo in cui i concessionari non hanno investito proprio a causa della scadenza delle concessioni), per poi disciplinare le gare senza sufficienti riconoscimenti per chi ha sempre svolto questo lavoro. (Mondo Balneare)

– “Le bugie del Governo sono state smascherate. Con un ulteriore aggravante a peggiorare il quadro: il documento è confuso e presenta diversi aspetti controversi che rischiano davvero di mettere a rischio un settore che, solo da noi, conta 1.500 imprese”. (il Resto del Carlino)

Valuteremo attentamente il provvedimento legislativo e le iniziative da intraprendere a difesa della categoria", hanno fatto sapere con una nota Sib e Fiba. "Avevamo aspettative diverse invece della messa a gara delle imprese balneari. (la Repubblica)

I balneari si sentono traditi dal governo: nei mesi passati era stato promesso loro di tener fuori questo settore all’applicazione della direttiva Bolkestein mentre in realtà, con la riforma appena varata dal Consiglio dei ministri, avviene l’esatto contrario. (La Stampa)

È stato tra i casi più discussi dell’estate (con tanto di sciopero degli stabilimenti in agosto), ma alla fine è arrivata la tanto richiesta proroga per le concessioni balneari. Scopriamo insieme quando dovranno essere bandite le nuove gare, cosa stabilisce il decreto ad hoc e quali sono le reazioni dei diretti interessati. (idealista.it/news)

"Abbiamo raggiunto un'intesa comune" con l'Italia sulle concessioni balneari, l'adozione del decreto legge "è un passo importante nella giusta direzione" e "speriamo" di chiudere la procedura d'infrazione, "ma lo faremo soltanto quando la legislazione italiana sarà pienamente in linea con il diritto Ue". (ilmessaggero.it)