L’inferno nel sito dell’Eni di Calenzano. Manutenzione nel mirino, altri documenti al setaccio
– Ruota tutto attorno alla baia numero 6. Nell’area della ’manutenzione straordinaria’. È lì l’origine del disastro, di questo sono ormai convinti gli inquirenti, ma manca l’innesco e su questo sono al lavoro i consulenti, gli stessi della strage di Capaci. E proprio a quella si riferiva Vincenzo Martinelli, l’autista della Bt trasporti, rimasto inghiottito dall’inferno di fuoco del deposito Eni di Calenzano (insieme ai colleghi Carmelo Corso e Davide Baronti), quando ha scritto una lettera, indirizzata alla società che “gli aveva contestato un inadempimento contrattuale”. (LA NAZIONE)
Su altre testate
Il carico delle cisterne in contemporanea con la manutenzione. Ci sono anche degli autotrasportatori che fino a lunedì andavano a caricare al deposito Eni tra la folla della manifestazi… (La Repubblica Firenze.it)
E' quanto risulta dai primi accertamenti della procura di Prato a poco più di 48 ore dall'esplosione nell'area pensiline di carico. PRATO. (La Stampa)
Dopo le perquisizioni in Basilicata, dove ha sede la Sergen, l’azienda specializzata in manutenzione di impianti petroliferi che lunedì era al lavoro nello stabilimento Eni, e dopo le perquisizioni in diverse sedi di Eni, ieri i carabinieri si sono presentati con un mandato del procuratore Luca Tescaroli nella sede della Bt trasporti di Roma, l’azienda per cui lavorava Vincenzo Martinelli, il primo autotrasportatore recuperato senza vita dopo l’esplosione del deposito di Calenzano avvenuta lunedì mattina. (Corriere Fiorentino)
Agenzia VISTA / Alexander Jakhnagiev “Dobbiamo pretendere che vengano risparmiate le vite delle persone, non la manodopera”, ha detto il Sindaco - Agenzia VISTA / Alexander Jakhnagiev /CorriereTv (Corriere TV)