Super Tuesday, cos'è e perché si chiama così. Incubo schede bianche per Biden

Di super questo tuesday avrà ben poco. Il D-Day per le primarie americane, dove saranno chiamati al voto gli elettori di sedici Stati, appare uno dei più scontati di sempre. Il voto di domani, salvo sorprese al limite dell’impossibile, dovrebbe certificare la nomination per Donald Trump e Joe Biden a candidati del partito repubblicano e democratico. Assalto a Capitol Hill, Trump eleggibile in Colorado secondo la Corte suprema Perché si chiama Super Tuesday Il motivo è molto semplice è il martedì in cui repubblicani e democratici si giocano il numero più alto di delegati nello stesso giorno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Mentre la folla intonava “Usa! Usa”, Trump ha detto che gli elettori gli hanno consegnato una “notte incredibile”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Al momento Trump, che ha vinto tutte le precedenti tornate tranne quella di Washington D. Donald Trump, in netto vantaggio, può fare bingo già oggi? Nei 15 stati dove oggi si svolgono primarie repubblicane sono in palio in tutto 865 delegati, oltre un terzo del totale, 2429, che parteciperà alla convention di luglio. (Sardegna Reporter)

Il Super Tuesday può risultare fondamentale per le primarie repubblicane e per la definizione del candidato alle elezioni presidenziali Usa 2024. Donald Trump, in netto vantaggio, può fare bingo già oggi? Nei 15 stati dove oggi si svolgono primarie repubblicane sono in palio in tutto 865 delegati, oltre un terzo del totale, 2429, che parteciperà alla convention di luglio. (Periodico Daily)

Si tratta del momento in cui va a votare il maggior numero di stati contemporaneamente e da cui emergono i nomi definitivi dei candidati, repubblicano e democratico, che correranno per la presidenza. Quest’anno il Super tuesday cade il 5 marzo, ma non si prevedono grandi sorprese perché sia l’ex presidente Donald Trump che il presidente Joe Biden sono in netto vantaggio rispetto ai rivali interni ai propri partiti. (WIRED Italia)

Ma è quando si arriva in marzo e con esso al… Gli esperti di elezioni americane ricorrono a una frase per spiegare che la corsa delle primarie è a un momento decisivo. (La Stampa)

E il nome di Donald Trump può essere su tutte le schede, dopo che ieri la Corte Suprema ha bocciato, all’unanimità – nove a zero – la decisione della Corte Suprema del Colorado di escludere l’ex presidente dalle primarie in forza d’un emendamento della Costituzione. (Giampiero Gramaglia – Gp News)