Brescia non risentirà troppo dei dazi: l'export vale 20 miliardi, ma solo l'8% va negli Stati Uniti
Essere a metà classifica, talvolta, è più rassicurante: meno patemi da una parte, minori aspettative dall’altra, soprattutto se a livello globale si fanno le guerre dei dazi. Stiamo parlando di export: nei giorni scorsi l’Istat ha pubblicato i dati provinciali annuali e per Brescia, come sappiamo, le cose non vanno benissimo. Dipendenti dalla Germania, se questa va maluccio, ne risentiamo anche noi. (Corriere della Sera)
Su altre fonti
Questo perché, rispetto al 2019, nel 2024 le vendite dei prodotti italiani verso gli Stati Uniti sono aumentate del 42,2% in particolare per i prodotti farmaceutici e i macchinari. A dipingere questo quadro è l'Istat nel Rapporto sulla competitività dei settori produttivi che sottolinea come tra i 27 paesi dell’Unione europea, l’Italia è tra quelli più esposti sui mercati extra Ue. (Italia Oggi)
Roma 21 marzo 2025 – “La convocazione del tavolo tecnico al Ministero dell’Economia e delle Finanze per affrontare la questione payback dispositivi medici rappresenta un passo importante da parte del Governo, che dimostra la volontà politica di risolvere un vulnus normativo in grado di danneggiare in modo irreversibile imprese, Servizio sanitario nazionale e cittadini. (Il Giornale d'Italia)
Tra i settori che hanno registrato variazioni positive e significative, spiccano la farmaceutica (+8,2%), la riparazione e manutenzione di macchinari (+6,5%), altri prodotti manifatturieri (+3,0%) e le bevande (+1,5%), grazie soprattutto alle buone performance delle vendite sui mercati esteri. (Business Community)
ALESSANDRIA – Anche in provincia di Alessandria, territorio dalla spiccata attitudine all’export, aumentano i timori per i dazi statunitensi su diversi beni. Le preoccupazioni riguardano in particolare per i settori italiani e alessandrini dell’acciaio e alluminio, della metalmeccanica, agroalimentare, vini e spirits e per le filiere produttive di riferimento. (Radio Gold)
Roma. Federconsumatori e Fondazione Isscon hanno realizzato il primo report sulla spesa per sigarette e dispositivi medici antifumo in Italia per l’anno 2025. Un’analisi scrupolosa dei costi sostenuti dai fumatori italiani e delle spese per i prodotti che indurrebbero a smettere di fumare. (Impresa Italiana)
Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali (Assinews)