M5s, Conte: “Con Grillo questione marginale. Suo contratto scade"

Il presidente del M5s a CasaCorriere Festival, a Napoli, è tornato sulla questione del mancato rinnovo della collaborazione di Beppe Grillo con l’associazione. "Non c'è nessuna accelerazione – ha detto-. È nella logica di un contratto che gli esborsi monetari possono essere soltanto correlati a una prestazione, quella che in origine era di rafforzare la comunicazione del M5s. Non di remunerare la funzione di garanzia" ascolta articolo "Il contratto con Grillo è in essere e sta venendo a scadenza. (Sky Tg24 )

Su altri giornali

Giuseppe Conte ha annunciato la decisione di non rinnovare il contratto che garantiva 300 mila euro al fondatore del Movimento 5 Stelle. «Beppe Grillo è responsabile di una contro-comunicazione che fa venire meno le ragioni di una collaborazione contrattuale», sostiene il leader politico del movimento nel nuovo libro di Bruno Vespa Hitler e Mussolini. (Corriere della Sera)

Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, a Corriere. Sono soldi degli iscritti che ovviamente io stesso ho la necessità di amministrare con la massima cura”. (SardiniaPost)

– “In questo momento M5s è assorbito da questa vicenda ma è una vicenda assolutamente marginale rispetto al processo costituente che l’intera comunità del Movimento sta vivendo”. Roma, 25 ott. (Agenzia askanews)

Conte: “Parricidio su Grillo? Termine non ha senso”

Grillo minaccia, ma Giuseppe Conte non arretra di un millimentro, neppure replica a Davide Casaleggio ("è un privato cittadino") e liquida definitivamente l’Elevato, il fondatore con un secco "non gli rispondo niente, abbiamo detto che stiamo facendo un processo costituente – dice il presidente M5s in un punto stampa a La Spezia – e quando parliamo di Movimento 5 Stelle parliamo di quello, di tutte le tantissime proposte, ce ne sono molto importanti anche in materia di sanità". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

– Fui io a portare l’argomento sul tavolo nell’intervista per il mio libro in uscita. Chiesi a Giuseppe Conte se non fosse stravagante per un partito pagare il suo Khamenei, l’inarrivabile Capo Supremo, l’Elevato soprannaturale, il Garante che tutto può e tutto decide. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Per il fondatore significa dover rinunciare a 300 mila euro all’anno. Dopo la notizia, il figlio dell’altro fondatore del Movimento, Davide Casaleggio, anche lui fatto fuori da Conte, parlando con La Stampa ha diffidato l’ex premier: «Non citi mio padre (Gianroberto, ndr) a sproposito, quello che sta facendo è solo maquillage democratico – attacca – le decisioni sono già state prese, compreso il ben servito a Grillo». (La Stampa)