Multe, rischio aumenti dal 6 al 17%: l'uso del cellulare alla guida punito con 175 euro e il superamento dei limiti fino a 896 euro
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Occhio quando si guida perché le multe saranno più salate. Dal primo gennaio le sanzioni per infrazione stradale potrebbero subire un aumento del 6%, se non addirittura del 17%, legato all'adeguamento all'inflazione previsto dal Codice della strada. L'allarme arriva dalle associazioni dei consumatori che ricordano come l'aggiornamento sia stato sospeso negli ultimi due anni per evitare aggravi dopo l'epidemia Covid, ma rischi ora - senza un intervento del governo - di accumularsi e scattare automaticamente. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La novità è prevista dall’articolo 195 del Codice della strada secondo cui la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie deve essere aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti. (Wall Street Italia)
All'orizzonte, infatti, c'è la fine del periodo di sospensione degli aumenti che si tradurrà in un rincaro automatico per le sanzioni, sulla base dell'inflazione, seguendo quanto previsto dalla normativa. (Virgilio)
Il motivo? Come spiega Informazione Fiscale, si tratta dell'aggiornamento biennale delle sanzioni pecuniarie, previsto dall’articolo 195, comma 3, del Codice della Strada (decreto legislativo n. Il nuovo anno potrebbe portare un rincaro delle multe stradali. (HDmotori)
Dal 1° gennaio gli automobilisti italiani dovranni fare i conti con gli aumenti delle sanzioni. Anno nuovo, multa nuova. (leggo.it)
Sugli automobilisti italiani rischia di abbattersi una nuova stangata a partire dal prossimo 1 gennaio 2025. 195 del Codice della strada, secondo cui “La misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni du… (La Stampa)
Aumenteranno di 10 euro le sanzioni per uso del cellulare alla guida e attraversamento col semaforo rosso: l'allarme di Assoutenti Foto dall'archivio (LAPRESSE)