L'Anm in "piazza" per la toga che contesta il governo sui migranti

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale INTERNO

Marco Gattuso Un'assemblea convocata «con urgenza» (relativa, visto che la convocazione è di venerdì, e l'appuntamento è per martedì 5) dalla giunta esecutiva dell'Anm emiliano-romagnola. Per manifestare solidarietà ai giudici bolognesi che, secondo l'Associazione nazionale magistrati (alla conferenza stampa ci sarà anche il presidente nazionale, Giuseppe Santalucia, nella foto), sarebbero stati messi nel mirino per una sentenza sgradita al governo, con tanto di «vita privata» passata al setaccio. (il Giornale)

Ne parlano anche altre fonti

Il governo e la maggioranza politica che lo sostiene vogliono una magistratura al loro servizio e le toghe, sempre più insofferenti per le pretese di ingerenza della politica, hanno un sussulto di orgoglio istituzionale. (Il Fatto Quotidiano)

Ma una tensione di livello superiore. In cui la politica non si limita ad attaccare i pm, ma va oltre. È questa la preoccupazione principale che serpeggia tra le toghe alla vigilia dell'assemblea straordinaria di Bologna, convocata dopo gli attacchi del governo a Marco Gattuso, presidente del colle… (L'HuffPost)

Ieri la giunta esecutiva centrale dell'Anm, riunita a Roma, ha sottolineato con una nota che «i continui attacchi mediatici ai giudici che assumono decisioni sgradite al potere ci costringono a prendere la parola per denunciare le ferite che questo abusato, triste copione arreca anzitutto alle istituzioni del paese. (Italia Oggi)

“Di fatto governo e maggioranza hanno messo i carrarmati davanti alla magistratura e sono pronti a far fuoco”. Si esprime così Ilaria Cucchi, senatrice del Gruppo Misto-Avs e vicepresidente della Commissione Giustizia, sullo scontro in atto tra l’Associazione Nazionale Mafistrati e il Governo. (Estense.com)

"In attesa delle riforme peggiorative dell’attuale assetto, si prova a impaurire i magistrati", denuncia il sindacato delle toghe. Il tema della separazione delle carriere – da sempre controverso – risulta incandescente dopo l’offensiva dell’esecutivo contro le mancate convalide dei trattenimenti dei richiedenti asilo da "Paesi sicuri": sicuri per il governo ma non secondo la Corte Ue. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lanciato due giorni fa, l’appello ha già raccolto oltre 150 firme, tra cui quelle di magistrati noti come Vittorio Borraccetti, Gian Carlo Caselli, Beniamino Deidda, Gabriella Luccio… (la Repubblica)