Venezuela, tensioni in vista dell’insediamento di Maduro

Città del Vaticano L’insediamento di Nicolás Maduro previsto per il 10 gennaio è ormai palesemente una questione internazionale, oltre che interna al Venezuela. Edmundo González Urrutia, candidato alla presidenza per la coalizione dell’opposizione, è da sabato scorso in viaggio per raccogliere adesioni a sostegno della sua rivendicata vittoria nelle elezioni dello scorso 28 luglio. Internazionalizzazione della crisi Dopo l’Argentina e l’Uruguay, González Urrutia è stato accolto alla Casa Bianca dal presidente Joe Biden e, in seguito, ha incontrato Mike Waltz, prossimo consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Trump. (Vatican News - Italiano)

Su altri giornali

L’insediamento di Maduro per il suo terzo mandato presidenziale, previsto per questo venerdì, sta gettando il Venezuela in una profonda ondata di instabilità. Mentre Machado e González Urrutia approfondiscono la loro alleanza con gli Stati Unit, le forze armate si schierano con Maduro e il rischio di tensioni (e violenze) tra la popolazione è altissimo. (Ultima Voce)

"Fascisti, imperialisti, non sbagliate con me, non sbagliate più con me né con il popolo venezuelano che è risoluto e determinato a vincere, a preservare la pace, l'indipendenza e i diritti del popolo, anche con la propria vita, anche se necessario a morire affinché il paese cresca", ha detto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

una folta delegazione della Rete dei Comunisti che si è recata a Caracas per il giuramento del rieletto presidente Nicolas Maduro, ed è accompagnata anche da numerosi giovani di Cambiare Rotta e di OSA (Opposizione Studentesca Alternativa). (Farodiroma)

Venezuela, la capitale blindata in vista dell’insediamento di Maduro

Il ministro degli Interni venezuelano, Diosdado Cabello, ha dichiarato che il candidato dell'opposizione Edmundo González Urrutia e chiunque lo accompagni sarà imprigionato se tenterà di entrare nel Paese. (Il Sole 24 ORE)

Questo Festival è il frutto di una proposta formulata a novembre durante il “Congreso Mundial de la Juventud y Estudiantes Antifascistas”, che ha riunito – sempre a Caracas – più di un migliaio di giovani, provenienti da una settantina di paesi, tra cui una nostra delegazione. (Contropiano)

Da una parte un piano di sicurezza senza precedenti messo in piedi dalle autorità, dall’altra la previsione delle manifestazioni, indette per domani, sia dei partiti antichavisti, sia dei sostenitori del governo, convocati per far fronte alle proteste. (Vatican News - Italiano)