La presidente della Società del Quartetto: “Quel Viotti d’oro a Carla Fracci che faceva danzare i sentimenti”
Fu la prima danzatrice premiata con il Viotti d’Oro.
Per meglio contestualizzare e per comprendere il valore dell’attribuzione, il Viotti d’Oro è un riconoscimento che la Società del Quartetto aveva istituito nel 1958 per celebrare a Vercelli le più eminenti personalità del mondo musicale.
Quel 12 ottobre del 1972, giorno in cui fu consegnato il premio Viotti d’Oro alla danzatrice Carla Fracci, è molto vivido nella mia memoria anche perché pochi giorni dopo sarebbe nata mia figlia Alessandra. (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri media
"Abbiate cura della danza, che salverà il mondo”, ha detto il marito Beppe Menegatti, in chiesa insieme al figlio Francesco con la sua famiglia Tra le autorità il ministro della Cultura Dario Franceschini, il sindaco di Milano Beppe Sala, il sovrintendente della Scala Dominique Meyer. (L'Unione Sarda.it)
In chiesa tanti colleghi di lavoro di Carla Fracci, ex ballerini, come Bruno Bescovo, e le nuove stelle tra cui Roberto Bolle, Martina Arduino e Nicoletta Manni. Un applauso a Carla Fracci è stato fatto alla fine del brano eseguito dopo l’omelia del suo funerale nella chiesa di San Marco a Milano. (Il Riformista)
Già venerdì mattina, un saluto commosso era stato dato al teatro alla Scala dove era stata aperta la camera ardente. Oggi è stato inoltre dichiarato lutto cittadino: a Milano in tutti gli edifici pubblici la bandiera civica è a mezz'asta. (Fanpage.it)
In occasione dei funerali il sindaco aveva proclamato il lutto cittadino in segno di cordoglio e di partecipazione dell'intera comunità milanese per la scomparsa della Fracci. Commossi il marito dell'etoile e regista Beppe Menegatti, il figlio Francesco e i nipoti. (AGI - Agenzia Italia)
Moltissime le persone presenti anche all’esterno per salutare l’artista milanese, alcune arrivate anche da fuori città. Tra le autorità, hanno partecipato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il ministro della Cultura, Dario Franceschini. (Il Messaggero)
Valori e qualità che tu, orgogliosa figlia di un tranviere, hai portato nel mondo. Penso sia un modo molto milanese di ricordarti, sobrio e che ribadisce i nostri valori e le nostre qualità. (Corriere della Sera)