Decreto Caivano: un anno dopo le carceri minorili esplodono, ma i reati commessi dai minori diminuiscono
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Un rapporto dell'associazione Antigone denuncia: "Non avevamo mai visto nulla di simile". In 22 mesi la popolazione nelle carceri minorili è quasi raddoppiata, portando alla chiusura del sistema e a sempre più frequenti rivolte, arrivando a snaturare velocissimamente lo stesso senso della giustizia minorile. (Fanpage.it)
Ne parlano anche altre fonti
A settembre 2024 569, con un dato che da febbraio supera costantemente le 500 presenze. A fare da spartiacque il decreto Caivano recante misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, approvato a settembre 2023. (Alley Oop)
L'esterno dell'Istituto penale minorile "Cesare Beccaria" di Milano - ANSA (Avvenire)
L’obiettivo dichiarato dal governo era quello di combattere le baby gang e l’abbandono scolastico. A un anno di distanza, si possono vederne gli effetti, in un dossier realizzato da Antigone, l’associazione che si occupa di carceri. (Corriere della Sera)
Il Museo archeologico nazionale di Taranto chiude settembre con il lusinghiero dato di 6.738 visitatori e un successo confermato dai “ sold out ” in tutte le iniziative di carattere culturale e scientifico proposte, ovvero concerti abbinati a percorsi archeologici tematici, laboratori e visite guidate. (Tarantini Time Quotidiano)
Sono alcuni dei numeri del dossier “A un anno dal decreto Caivano” di Antigone, sull’emergenza negli Ipm, presentato oggi a Roma, presso l’Associazione stampa romana. Al 15 settembre 2024 erano 569 i ragazzi e le ragazze detenuti negli Istituti penali per minorenni (Ipm) italiani. (Vita)
Un disastro: a un anno dal Decreto Caivano (15 settembre 2023), provvedimento bandiera della premier Meloni che, per combattere le cosiddette baby gang e il fenomeno dell’abbandono scolastico messi a fuoco allora dalla cronaca nel famigerato comune dell’hinterland napoletano, s’inventò un po’ di carcere in più per il piccolo spaccio e altre misure repressive per i giovani cresciuti all’ombra della camorra, il bilancio degli Istituti penali per minorenni è drammatico. (il manifesto)