La Siria ottomana

Nella sua video rubrica, «Oriente Occidente», Federico Rampini commenta la caduta del regime di Bashar al-Assad, in Siria, «un evento nella storia del Medio Oriente tra i più importanti dal 1948 ad oggi». La Siria è un paese chiave per gli equilibri geopolitici di quella parte di mondo: «Si ritirano i russi, troppo assorbiti dal conflitto in Ucraina – spiega Rampini – e si ritira anche l’impero persiano degli ayatollah di Teheran, che attraverso Hezbollah consideravano la Siria anello decisivo della loro influenza in Medio Oriente». (Corriere TV)

Se ne è parlato anche su altre testate

In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Bashir riconosce di aver ereditato "un'amministrazione elefantiaca, tormentata dalla corruzione. Il Governo di sicurezza nazionale appena insediato in Siria, quello in mano ai ribelli guidati da Abu Muhammad Jolani, vivrà un periodo di transizione turbolento. (Today.it)

"La Turchia è pronta a fornire aiuti militari al nuovo governo, se esso ce lo chiederà", ha annunciato ieri il ministro turco della difesa Yasar Guler. DAMASCO (Siria) Uscite rapidamente di scena l’Iran e la Russia, ora alla ribalta della nuova Siria si affaccia la Turchia che, in seguito al successo militare delle forze dei ribelli anti-Assad, ha immediatamente riaperto la propria ambasciata a Damasco, dopo una chiusura durata 12 anni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

(Adnkronos) – (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Cosa vuole Erdogan in Siria? La partita doppia del leader turco (che dovrà trattare con gli Usa)

Ma dietro la figura ancora misteriosa del leader dei ribelli, Abu Mohammed al-Jolani, emerge quella del vero arbitro e facilitatore in silenzio del rovesciamento del regime di Assad: il leader turco, Recep Tayyp Erdogan. (ilmessaggero.it)

Guarda il video qui sotto, a questo link o sul Canale You Tube di Analisi Difesa. Il futuro della Siria dopo l’insediamento dei ribelli guidati dal movimento HTS e le prospettive per le potenze che hanno influenza nella regione mediorientale. (Analisi Difesa)

«I turchi sono gli amici più stretti del nostro popolo — ha detto ieri ad Al Jazeera il leader di Hts, Abu Muhammad al Jolani —. La Turchia non controlla direttamente i ribelli islamisti di Hayat Tahrir al-sham (Hts) che hanno conquistato Damasco in dodici giorni ma ha una notevole influenza su di essi. (Corriere della Sera)