È morto Piero Gilardi, colui che metteva l’arte al servizio del sociale

Sicuramente non sono il più adatto a parlare di Piero Gilardi, artista di fama internazionale morto ieri a Torino, dove abitava. Non sono il più adatto perché non lo conoscevo così bene. Il primo a parlarmene fu qualche anno addietro Enrico Bonanate, il direttore del Parco Arte Vivente di Torino (Pav), il quale mi raccontò la storia di questo giardino alla cui realizzazione contribuirono artisti e architetti famosi come Gilles Clement (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Alcune delle opere di Gilardi, uno degli artisti italiani più noti a livello internazionale tra quelli della sua generazione, saranno esposte unitamente a quelle di Pino Pinelli nella mostra “Facoltà Plastica”, in programma presso la Sala Mostre R. (Riviera24)

“Come assessorato alla Cultura – ricorda Simone Lenzi - abbiamo accolto con orgoglio dal maggio 2022, nella sezione contemporanea del Museo della Città” l’esposizione dal titolo “Tutto ciò che è, è nella natura” dedicata a Piero Gilardi (IL TELEGRAFO Livorno)

Maestro dell’arte povera, è stato uno dei precursori dei temi ambientali e dell’indagine del raporto tra Uomo e Natura. Torino – È morto ieri, domenica 5 marzo, all’età di 80 anni l’artista torinese Piero Gilardi (LaGuida.it)

Torinese, classe 1942, Giraldi è stato uno degli artisti italiani più noti a livello internazionale tra quelli della sua generazione. “Come Assessorato alla Cultura – ricorda Simone Lenzi - abbiamo accolto con orgoglio dal maggio 2022, nella sezione contemporanea del Museo della Città” l’esposizione dal titolo “Tutto ciò che è, è nella natura” dedicata a Piero Gilardi (gonews)

Morto Piero Gilardi, l’artista della natura tra creatività e militanza Addio al genio eclettico: aveva 80 anni, sua l’idea di aprire il Pav, il Parco di arte vivente. Con le sue opere ha anticipato temi come la sostenibilità e riflettuto sul rapporto uomo-ambiente (La Stampa)

Sono passati quasi sessant’anni dalla nascita dei tappeti-natura e queste strane creazioni non smettono di affascinare come se avessero imboccato una strada autonoma persino dal loro autore. (Artribune)