L’allegro funerale

I Giochi hanno avuto il sopravvento sullo show. Gli atleti, la gioventù che compete e si esalta, hanno fatto dimenticare L’“Olimpia pride”, lo spettacolo “fluido” andato in scena sui ponti e sulle rive della Senna. Il tintinnio argentino delle medaglie lo ha relegato tra gli eventi del passato. Ma c’è un passato che non passa perché proietta un’ombra lunga di sé. Come quella della parata woke della Parigi olimpica progressista: offensiva, irrispettosa della nostra identità e del cristianesimo (L'Unione Sarda.it)

Se ne è parlato anche su altri media

E l’aggravante è difendere le ragioni dell’avversario per passare non per dei vili ma per degli uomini che sanno guardare oltre i propri egoismi: non c’è sconfitta che un po’ di intellettualismo non sappia condire fino a farle acquistare il sapore di una straordinaria vittoria. (StrettoWeb)

Lo squallore della liturgia genderizzata per le olimpiadi non può reggersi senza lo squallore di supporto dell’informazione degenerata in propaganda, sì che ci tocca assistere a commentatori, a testate che difendono la baracconata dell’artista Jolly, nel giro queer del presidente Macron e tenuto in fama di genio dagli opportunisti che capovolgono la realtà: “Ma quale ultima cena, non avete capito niente, siete di destra e incolti, era un omaggio a Dioniso”. (Nicola Porro)

Che la Francia si sarebbe fatta in quattro per stupire il mondo era nelle cose: non sarebbero neanche francesi se usassero l'understatement, che - infatti - è parola inglese, tanto come "grandeur" è francese. (Italia Oggi)

L’interpretazione secondo cui la coreografia rappresenta la parodia del racconto cristiano è già stata sbufalata dai fact checker. Che però riportano banalmente le parole del direttore artistico Thomas Jolly senza far caso al fatto che per tutte le principali testate francesi, a pochi minuti dall’accaduto, quella è la scena dell’Ultima Cena, e non una festa pagana. (Radio Radio)

Un ricorso che rappresentava "esclusivamente una "difesa tecnica" della Lega A, condivisa all'unanimità da tutti i club in occasione dell'Assemblea dello scorso 19 luglio, in vista della riunione del Consiglio Federale qualora in quella sede non si fosse data priorità alle modifiche statutarie prima di procedere al rinnovo degli organi federali". (fcinter1908)

Nessun riferimento al dipinto di Leonardo Da Vinci che rappresenta il passo evangelico dell’ultima cena. Il cantante e comico, che ha intonato il brano Nue – nudo – è apparso sugli schermi di tutto il mondo con il corpo dipinto di blu e vestito di sole foglie e frutti. (Open)