Stupro Bologna, nei video le carezze oscene alla bambina

Ripresi in più video, custoditi nel cellulare, privo di scheda sim, del trentenne.

O, ed è questa la paura degli inquirenti, se la bambina abbia dovuto più volte subire le attenzioni morbose di quell’adulto senza anima.

L’attività d’indagine lampo, che ha permesso di assicurare alla giustizia l’uomo, è stata condotta nel corso del pomeriggio di sabato dai poliziotti delle Volanti.

Bologna, 24 agosto 2021 - Atteggiamenti inequivocabili, ‘carezze’ oscene. (il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dopo il tentato linciaggio di sabato notte, infatti, al Pilastro girano uomini armati di bastoni e accette; un portone è stato dato alle fiamme Tra il presunto aguzzino e la bambina ci sarebbe stato un fitto scambio di messaggi espliciti sull'accaduto. (ilGiornale.it)

Un fatto che ha destato molta preoccupazione e che ha portato alcuni residenti ad affacciarsi sulla via. Del 60enne non c’era più traccia, così è stato dato l’allarme alle forze dell’ordine. (corriereadriatico.it)

Una studentessa di 18 anni ha denunciato di aver subito violenza sessuale da parte di due uomini dopo essere stata invitata a trascorrere una serata in una stanza di un b&b a Milano. L’episodio è avvenuto lo scorso maggio e, a quanto si è saputo, dopo la denuncia della ragazza nei giorni scorsi uno dei due uomini, tra i 20 e i 30 anni e entrambi di origine nordafricana, è finito in carcere. (Blitz quotidiano)

I due presunti stupratori avrebbero iniziato a far bere la 18enne, nella stanza diverse bottiglie di superalcolici. Entrambi sono irregolari, non hanno un domicilio fisso né un lavoro ma sono volti noti della movida alle Colonne di San Lorenzo. (Corriere Milano)

Dopo la violenza sessuale, la dodicenne torna a casa e, dopo qualche tempo, si confida con suo padre, raccontandogli cosa fosse accaduto Bologna, quartiere Pilastro: uomo rischia il linciaggio dopo una violenza sessuale su una ragazzina. (Metropolitan Magazine )

Come hanno spiegato gli inquirenti, la ricostruzione prospettata negli atti d’indagine è stata accolta in toto, compresa l’aggravante della minorata difesa. Quando i militari sono giunti sul posto hanno scoperto che si era in presenza di un atto di violenza sessuale. (Valdarno24)