Luigi Fazio Nasato, chi è il presunto killer di Vincenza Saracino: «Era il vicino di casa, la odiava perché parlò alla polizia dei suoi contrasti con il fratello»
Nel pomeriggio del 2 luglio avrebbe accoltellato Vincenza Saracino. Nella stessa giornata, ma alla mattina, la sua famiglia, che si trova in Spagna, gli aveva procurato un biglietto aereo per Madrid. Si è imbarcato la mattina de 3 luglio ed è rimasto due settimane nel Paese iberico, da cui poi ha preso un aereo per il Venezuela, dove è stato ospitato dal nonno a Maracay, città a 100 chilometri dalla capitale Caracas (Corriere della Sera)
Su altre fonti
Ci parla al citofono, è una vicina di casa della povera Enza e soprattutto la locatoria dell’appartamento (proprietaria, per essere precisi, è la figlia di Elide, che risiede a Vicenza) dove abitava – in affitto – l’arrestato con la sua famiglia. (La Tribuna di Treviso)
Come se non avesse, secondo l’accusa, appena accoltellato una donna lasciandola morire dissanguata. Se n’è andato in centro a fare una passeggiata, come se niente fosse. (ilgazzettino.it)
Nato il 29 novembre 1991 in Venezuela, Luigi Nasato Fazio è il presunto assassino di Vincenza Saracino, la 50enne originaria di Molfetta che è stata senza vita il 3 luglio scorso in un casolare abbandonato all'estrema periferia di Treviso, dove viveva da anni con la famiglia. (MolfettaViva)
Le immagini Uccisa in dieci minuti, questo raccontano le immagini raccolte da una videocamera di sorveglianza che ha immortalato Vincenza Saracino a bordo della sua bicicletta in compagnia di Luigi Nasato, Fazio mentre pedalano entrambi serenamente verso il casolare abbandonato. (La Tribuna di Treviso)
All’incrocio che sta proprio davanti alla sua abitazione trova Luigi Nasato che la sta attendendo da circa un’ora e mezzo. Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona raccontano minuto per minuto quanto è accaduto quel pomeriggio d’estate in cui è stata uccisa «Enza». (Corriere della Sera)
TREVISO – Per riportare in Italia il presunto killer di Vincenza Saracino ci vorranno almeno tre mesi. Ma l’ultima parola spetta ai ministri del governo di Nicolas Maduro, che potrebbero anche opporsi. (ilgazzettino.it)