Nodo migranti/ Modello Albania, un primo bilancio

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Ora che le acque si sono calmate e, come sempre capita, si è passati a parlare di altri argomenti, conviene ritornare a riflettere sul significato, la portata e le conseguenze della ben nota decisione di utilizzare l’Albania come sede temporanea per giudicare se un immigrato, giunto in Italia senza sufficiente documentazione, abbia o meno il diritto di essere accolto o debba essere invece rinviato nel paese da cui proviene. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L'ultimo atto si è consumato nelle stanze del tribunale di Bologna, che nell'ambito di un ricorso promosso da un richiedente asilo del Bangladesh contro la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione ha rinviato alla Corte di giustizia europea il decreto su richiedenti asilo e Paesi sicuri approvato lo scorso 21 ottobre dal governo Meloni, un provvedimento varato in fretta e furia per rispondere al ritorno in Italia dei 12 migranti inizialmente partiti per i centri costruiti in Albania in virtù dell'accordo tra Roma e Tirana. (Today.it)

Non solo un nuovo trasferimento in Albania, ma il primo “a carico pieno”. Mentre infuriano nuove polemiche sui costi dell’operazione, gonfiate dall’accomodamento a cinque stelle per il personale di stanza a Shengjin, il governo di Giorgia Meloni tira dritto. (la Repubblica)

L'imbarcazione, come anticipato oggi da alcuni quotidiani, monitorerà l’eventuale flusso di arrivi di migranti per poi, quindi, accoglierli a bordo ed organizzare un eventuale nuovo trasferimento nell’hotspot di Shengjin in Albania per quelli che rientrano nelle categorie previste dal protocollo con il governo di Tirana. (Gazzetta del Sud)

Migranti, riparte l'operazione Albania: da lunedì chi arriva da «Paesi sicuri» sarà portato nei due centri

La nave della Marina militare Libra, infatti, tornerà all'inizio della prossima settimana nel Mediterraneo centrale. L'imbarcazione, al momento ferma a Messina, monitorerà l'eventuale flusso di arrivi di migranti per poi accoglierli a bordo. (Il Dubbio)

Questa volta, riferiscono fonti, il viaggio avverrà a pieno carico, con circa 60-70 migranti a bordo, diversamente dal primo e unico trasferimento effettuato finora, quando furono inviati al porto di Shengjin solo 16 migranti. (ilmessaggero.it)

Ritorno a Shëngjin, porto sull’altra sponda dell’Adriatico fino a poco tempo fa semisconosciuto e ora alla ribalta come primo (e controverso) hub extraeuropeo per i rimpatri di migranti. Da lunedì Libra, la nave della Marina, tornerà in postazione a 20 miglia da Lampedusa a presidiare le acque e ad accogliere i profughi soccorsi nel Mediterraneo per fare il primo screening a bordo e dirottare in Albania quelli che risultano «idonei»: gli uomini maggiorenni soli giudicati «non vulnerabili» e provenienti da Paesi considerati sicuri secondo la normativa italiana. (Corriere della Sera)