L’amore? Ecco come “accende” il nostro cervello
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Dall’amore romantico all’affetto per il proprio animale domestico: sono sei le forme d’amore mappate per la prima volta nel cervello in uno studio pubblicato sulla rivista Cerebral Cortex e coordinato da esperti della Aalto University, in Finlandia. Attività cerebrale e tipi di amore Lo studio fornisce un quadro più completo dell’attività cerebrale associata ai diversi tipi di amore, afferma il coordinatore Pärttyli Rinne, l’amore per i figli, il partner, gli amici, gli sconosciuti, gli animali domestici e la natura. (Donna Moderna)
Ne parlano anche altri media
Ci sono svariati tipi d'amore e ognuno di essi lascia una traccia distintiva nel cervello. A creare una vera e propria mappa degli effetti dei vari tipi d'amore sul cervello, portando la ricerca sull'argomento a un livello completamente nuovo, è stato un gruppo di ricercatori dell'Università di Aalto (Finlandia). (ilmessaggero.it)
I ricercatori finlandesi hanno studiato i meccanismi neurali dell'amore. Attiva parti diverse dell’area cerebrale: ecco la mappa. “L’amore più forte è per i figli e gli animali” Scoperta dalla scienza la casa dell’amore: “Non è il cuore, ma il cervello” (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Secondo i risultati di uno studio pubblicato su Cerebral Cortex, queste diverse sfumature sarebbero riconoscibili anche a livello fisiologico e funzionale, dato che sembrano corrispondere all’attivazione di diverse aree del cervello. (WIRED Italia)
L’amore per i figli è risultato quello che attiva maggiormente il cervello, seguito dall’amore romantico. Uno studio pubblicato su Cerebral Cortex e coordinato dalla Aalto University ha mappato per la prima volta sei forme di amore nel cervello, fornendo un quadro completo dell’attività cerebrale associata a ciascuna. (la VOCE del TRENTINO)
MeteoWeb (MeteoWeb)
L'esperimentoha coinvolto55 genitori di età compresa fra i 28 e i 53 anni, a cui è stato chiesto diimmedesimarsi in sei brevi storie amorose, narrate dalla voce di un attore, cercando diimmaginare per dieci secondile emozioniche avrebbero provato in quelle situazioni. (Alto Adige)